Incuria e degrado, ecco i luoghi trascurati 

Percorso Kneipp , Urban City e giardini tra via Ronchi e via Benacense: le lamentele dei residenti



ROVERETO . Sono numerose le segnalazioni arrivate al giornale negli scorsi giorni, riguardo lo stato di incuria in cui versano diversi luoghi di Rovereto. Progetti dimenticati, aree non sfruttate, sporcizia e degrado: tre in particolare sono gli spazi che attirano le attenzioni (e le critiche) dei cittadini. Uno di questi è il “solito” percorso Kneipp a Sacco, da tempo al centro di polemiche per il suo evidente stato di abbandono. Proprio all'altezza della confluenza fra il Leno e l'Adige, da circa tre anni sorge quello che doveva essere un punto di ritrovo per famiglie e ciclisti dove trovare refrigerio nei giorni d'estate, grazie all'innovativa idea del percorso di ciottoli dove camminare nell'acqua corrente, deviata dal percorso del Leno. Purtroppo di acqua corrente non si vede più nemmeno l'ombra, ed il “Kneipp” è ormai ridotto ad un acquitrino, o meglio ad un insieme di acquitrini, che sono un ricettacolo ideale per la proliferazione delle zanzare. Molte le lamentele che giungono dagli abitanti della zona e dai ciclisti, che vedono un progetto con grandi potenzialità, e molto amato dai cittadini, lasciato a se stesso. Un'altra area vittima dell'abbandono è il prato dietro il complesso residenziale di via Benacense (di fronte alle scuole elementari Dante Alighieri). Proprio tra le case e via Ronchi infatti, un grande spazio verde è completamente inutilizzato da anni, se non come “bagno all'aperto” per i bisogni dei cani. I numerosissimi bambini della zona lo hanno ribattezzato proprio “parco dei cani”, ed evitano di avventurarsi fra le erbacce per evitare spiacevoli sorprese. “È da anni che noi abitanti della zona – dice un'abitante del complesso – cerchiamo di sistemare questo posto, per dare ai bambini un luogo decoroso dove giocare. Ma la maleducazione di molti padroni lo rende impossibile, senza contare i teppisti che hanno distrutto le panchine o rubato i piccoli giochi che eravamo riusciti a portare. Non chiediamo molto, passare ogni tanto a tagliare l'erba, un minimo di illuminazione per sentirci sicuri anche la sera ed un recinto dove i padroni possono portare i cani, lasciando una parte del parco dedicata ai bambini”. Anche il centro, in conclusione, non è immune all'incuria. Nel complesso dell'Urban City in Corso Rosmini infatti, la fontana nel retro della struttura è lasciata completamente a se stessa. Il colore è la prima cosa che salta all'occhio: un verde intenso, dato dalle alghe che affollano la struttura. Sul fondo poi tappi di birra, sporcizia, cartacce e rami si sono accumulati, finendo anche per intasare i filtri dell'acqua, che ormai è quasi stagnante. La maggior parte delle problematiche sarebbero risolvibili con interventi minori, di poco rilievo, ma la bellezza e la vivibilità di Rovereto, di certo, ne gioverebbero molto. (f.s.)















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