Il semaforo c’è ma tanti passano col rosso
A Sant’Ilario i tempi del verde per i pedoni sono lunghi e molti attraversano la statale senza aspettare
ROVERETO . Il semaforo c'è, ma non tutti hanno capito come funziona. E allora, di giorno diverse persone attraversano col "rosso", rischiando ancora di più di prima, di quando ancora il semaforo non c'era. Di notte invece, più di una volta è successo che scattasse il rosso, nonostante tutta l’area fosse deserta, e nessun pedone avesse schiacciato il bottone.
La chiamata pedonale a Sant'Ilario, in funzione da pochi giorni, è insomma ancora un mistero per molti. Il nuovo semaforo consente l'attraversamento in corrispondenza della rotatoria. Quella è una zona nevralgica e molto trafficata, e anche per questo il Comune - accogliendo le pressanti e insistenti richieste della circoscrizione - ha deciso di andarci cauto, realizzando un semaforo "intelligente". Nel senso che grazie ad una telecamera si accerta se chi ha chiamato resta in attesa del verde; così, in caso di "scherzi" (o di repentini cambi di idea) il rosso per le auto non scatta. Inoltre dopo una chiamata, passa del tempo prima che possa scattare un'altra volta il verde. Così si evita che si formino code, o troppi rallentamenti, in uno dei punti più trafficati della città. Solo che il risultato è che chi schiaccia per avere il verde per attraversare, debba attendere un po' (un minuto o due) prima di ottenere il blocco del traffico. La gente non è abituata, pensa a qualche malfunzionamento o si stufa: e così negli ultimi giorni diversi si sono messi ad attraversare senza badare al semaforo. Con inevitabili proteste degli automobilisti, o prendendosi qualche rischio, per di più stando nel torto.
Di notte invece si è verificata più di una volta l’accensione del rosso, senza motivo, con la strada deserta.
«Siamo grati alla giunta per aver accolto le richieste della rione - spiega Silvano Busetti, vicepresidente della circoscrizione Nord - ora suggeriamo la presenza di un vigile qui a Sant'Ilario, per far capire meglio alle persone il funzionamento della chiamata pedonale. O almeno una targhetta, una scritta che inviti ad avere pazienza... Sempre con la speranza che la prossima giunta provinciale finalmente tenga presente le esigenze del quartiere», conclude Busetti, riferendosi alla richiesta, più volte da lui e altri sollevata, di una variante della statale per la zona nord di Rovereto. (m.s.)