Con la bici in mezzo alla strada, l'automobilista gli dà una testata e gli punta addosso una pistola
Rovereto, inquietante episodio in Santa Maria. L'aggressore era a bordo con una donna che ha tentato di fermarlo mentre i figli si sono messi a piangere
ROVERETO. Colpito al volto e minacciato con una pistola in Santa Maria. E' accaduto a un ragazzo che stava pedalando su una bicicletta scalcinata, con una cassetta di traverso sul portapacchi posteriore.
Il giovane, di colore, aveva dietro di sé un’auto, una Lancia station wagon metallizzata, guidata da un uomo di circa 35 anni, con al fianco una donna e due bambini sui sedili posteriori.
Erano circa le 17 di sabato. L’uomo al volante si arrabbia, pare perché il ciclista non si era spostato verso destra lasciandolo sfilare, ma la sua reazione sembra una scena da film, e del tutto fuori scala. Prima sterza con decisione verso destra, poco dopo la fontana delle Due Spine, come per travolgere il giovane africano in bici. Il quale però riesce ad evitare di venire arrotato dalla Lancia.
Dall’auto scende il guidatore, che inveendo con forte accento meridionale lo colpisce con una testata allo zigomo. Non pago, cerca sotto il sedile dell’auto e ne estrae una pistola - vera o falsa, non è dato sapere - mostrandola in maniera minacciosa all’africano. Scende dall’auto anche la donna, per cercare di fermarlo, mentre i bambini sui sedili posteriori iniziano a piangere spaventati.
A questo punto, un roveretano animato da una buona dose di coraggio si interpone tra i due, cercando di far ragionare l’uomo armato, il quale bofonchia qualcosa sulla “mancanza di rispetto” che il giovane di colore avrebbe avuto nei suoi confronti. Viene più volte invitato a riporre l’arma, mentre dietro di loro si è creata una piccola colonna, di cinque o sei auto, ferme ad assistere alla scena. Alla fine, l’uomo con la pistola risale in auto e se ne va. Ma dell’episodio inizia a parlare mezza città.
L’assenza di una denuncia toglie terreno sotto i piedi delle forze dell’ordine, e fa specie nessuno abbia avvertito il dovere civico di avvisare il 112.