«Buzzi dall’aspetto burbero ma di grande sensibilità» 

Il ricordo dell’uomo morto nel burrone. Il sindaco Rech e tutta la comunità di Folgaria colpiti dalla tragedia. Con il suo cane lupo, che stava cercando, aveva un rapporto quasi umano


FABIO MARZARI


Folgaria. “stefano buzzi era una persona a volte inquieta, non convenzionale e dall’aspetto burbero ma di grande sensibilità, sempre gentile e dalla parola facile con tutti. con il suo cane lupo, wally, aveva un rapporto speciale, quasi umano”, così lo descrive il sindaco michael rech. ora la salma è stata ricomposta presso la camera mortuaria della casa laner di folgaria. non sarà più possibile incontrarlo passeggiare per le strade di folgaria accompagnato dal fido amico del quale usava narrare le insuperabili caratteristiche di fedeltà e ubbidienza.

L’impegno con il “progettone”

La sua mancanza graverà soprattutto sulle spalle del fratello Paolo a lui legatissimo con il quale abitava nella centrale via Colpi. Ma lo stesso vuoto pervade tutta la comunità folgaretana che durante la buona stagione era solita vederlo transitare con la classica divisa verde del progettone mentre si apprestava a raggiungere i luoghi di lavoro nei boschi dell'altopiano. Foreste che conosceva bene proprio per frequentarle quotidianamente a sistemare piazzole e staccionate di contenimento. La ricostruzione dei fatti è praticamente impossibile, ma probabilmente è la confidenza con i luoghi e l'affetto immenso per il suo cane che lo ha spinto a cercare da solo, appena dimesso dall'ospedale di Rovereto, Wally divenuto l'inseparabile amico della sua vita e inoltrarsi nella vasta e scoscesa foresta che diparte dal Passo del Sommo e continua fino al confine con la Provincia di Vicenza e oltre, caratterizzata da ripidi pendii che si alternano a burroni a volte nascosti, nei quali non è difficile scivolare non appena si abbandona la strada di metà costa. In uno di questi lo ha puntato uno dei cani molecolari della Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe. Il corpo è stato recuperato in fondo ad uno di questi strapiombi di circa 30 metri dagli uomini del Soccorso Alpino dopo essersi calati a corde successive.

Cento uomini per le ricerche

Le ricerche sono iniziate ancora al mattino di sabato ma si sono intensificate nel pomeriggio con la mobilitazione di oltre 100 uomini. Sempre presente la Stazione dei carabinieri comandata dal maresciallo Casciotti, i Vigili del Fuoco Volontari di Folgaria, la Croce Rossa degli Altipiani, addirittura il Soccorso Alpino di Arsiero, il Soccorso alpino degli altipiani, Riva del Garda, Ala, Rovereto e Levico, infine la provvidenziale Scuola provinciale Cani da Ricerca e catastrofe. La zona è stata sorvolata pure dall'elicottero e da appositi droni. Finalmente dopo le ore 20 è stato possibile recuperare la salma, lo stato della quale faceva supporre ad una morte avvenuta repentinamente e contestuale alla caduta. Probabilmente nella giornata di oggi sarà stabilità la data e l'ora delle esequie.













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