Il racconto

Giovani agricoltori, la storia di Jacopo Coser

Nonostante la giovane età, 19 anni, Jacopo dimostra più maturità di quello che potremmo aspettarci da un ragazzo che ha meno di vent’anni, ma dopo anni tra gli imprenditori agricoli la sua competenza è fortissima: scuola professionale, bandi e sogni nel cassetto, ecco la sua storia 



ALDENO. Pur essendo abituati ad incontrare giovani molto più maturi di quello che si potrebbe immaginare per un giovane di vent’anni, dopo tanti anni di frequentazione con i giovani imprenditori agricoli, rimaniamo ancora sorpresi nell’intervistare giovani, come quello di questa settimana, che pur avendo solo 19 anni, dimostra una maturità ed una competenza da far invidia a imprenditori molto più avanti con l’età. Parliamo di Jacopo Coser, un giovane di Aldeno, figlio e nipote di ottimi imprenditori agricoli. Ricordiamo il nonno Dario Coser un leader del mondo agricolo. Jacopo dopo aver frequentato per 4 anni la scuola professionale agricola dell’Istituto Agrario di san Michele, dove si è diplomato tecnico agricolo, si è immediatamente inserito in agricoltura. Dopo un breve periodo a fianco al padre, ha colto al volo l’occasione che le si è presentata di prendere in affitto tre ettari di terra tutta piantata a meli, e dall’inizio del 2023, si è insediato come titolare d’azienda agricola con propria partita IVA. Ha quindi fatto domanda per l’ottenimento del premio d’insediamento che le è stato assegnato, con i 40 mila euro vuole fare un nuovo impianto di frutteto di ben 9000 metri quadrati, dotato di tutte le infrastrutture sia per l’irrigazione che per la difesa antigrandine coprendo l’intero frutteto con rete antigrandine.

L’organizzazione aziendale

L’azienda si sviluppa su una superficie di 3 ettari, tutti di impianti giovani dell’età di 5-6 anni, quindi in piena produzione. Le varietà coltivate sono la Gala, la Golden Delicious, la Red Delicious, la Granny, e la nuova varietà la Fengapo. La Golden è coltivata solo su 4000 metri quadrati, in quanto da anni si sta dimostrando una varietà non adatta per il fondo valle, tant’è che nei programmi futuri di Jacopo, c’è anche quello del rinnovo varietale per coltivare le varietà che suggerisce la Trentina alla quale aderisce. La resa ad ettaro va dai 500 ai 600 quintali, meno che in Valle di Non dove si va dai 700 agli 800 quintali. L’azienda è collocata su tre comuni: Aldeno, Lavis e Zambana ed è lavorata operativamente assieme a quella del papà. “Nel momento del raccolto diamo lavoro a 10 dipendenti esterni”, precisa Jacopo, “nel complesso sono 22 ettari, con quella di papà”. Ma perché la scelta di fare il frutticoltore? “Fin da bambino ho sempre coltivato una grande passione per l’agricoltura, e per la frutticoltura in particolare seguendo l’esempio di papà Luciano e nonno Dario”, risponde lui.

La campagna l’ha presa in affitto nel 2023, ma questo è il primo raccolto per lui, un raccolto ottimo dal punto di vista qualitativo, non ho avuto grandinate, a questo punto vista la qualità ci aspettiamo dalla Trentina un prezzo maggiore di quello liquidato negli ultimi anni, anche perché con i ricavi recenti era assai difficile coprire i costi di produzione. I prezzi del carburante è aumentato, così quello dei concimi e dei fitofarmaci. Fra i progetti futuri di Jacopo, ci sono oltre al rinnovo varietale, l’ampliamento dell’azienda passando dall’affitto all’acquisto dei terreni coltivati. E c’è da sommettere che Jacopo ce la farà vista grinta, l’entusiasmo, la passione e la determinazione. Certo, ci son tanti sogni nel cassetto a meno di 20 anni, ma il più importante è quello di farmi una bella azienda mia in proprietà e che le nostre cooperative ora che sono di fatto in mano a Melinda, siano in grado di liquidare un prezzo che sia remunerativo per le nostre mele. Solo così è possibile pensare di consolidare l’azienda e pensare ad un futuro più sereno.

E’ pentito qualche volta della scelta chiediamo ad Jacopo? “Assolutamente no, anche se in certi periodi dell’anno le giornate sono molto lunghe, c’è sempre dietro l’angolo in rischio di una gelata o di una grandinata che ti arreca molti danni al raccolto. Certo, c’è la polizza assicurativa che copre gelo e grandine, ma tra il danno e il liquidato dalle assicurazioni c’è sempre una bella differenza”. Ed i suoi rapporti con l’ambiente come sono? “Di grande rispetto, facciamo il diserbo meccanico, niente chimica, ed applichiamo il disciplinare della produzione integrata usando i fitofarmaci solo quando sono veramente necessari per salvaguardare la produzione”. E il biologico? “Non penso sia possibile”, afferma Jacopo, “in quanto la campagna è troppo spezzettata e c’è il problema della deriva”. “Una cosa strana è quella che in un paese sempre molto organizzato per i giovani, pensiamo al Club 3P da noi costituito nel 1959, e che per decenni è stato leader nello sviluppo di una nuova agricoltura”. Il giovane Jacopo non è socio, riesce solo a coltivare qualche hobby, con qualche bel giro in montagna durante l’estate con gli amici, “Essendo tutti giovani contadini sono anche un’interessante occasione di scambiarci esperienze e tanti utili consigli per la gestione delle nostre aziende e con essi ho una bella intesa”, aggiunge lui. Ad Aldeno i giovani sotto i 40 anni sono ancora una ventina, a dimostrazione della vitalità dell’agricoltura di Aldeno, che proprio grazie alla cooperazione agricola ha avuto anni d’oro che purtroppo sono passati.













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