L’Hotel America compie 101 anni. L’epopea del fondatore, partito da San Mauro di Piné per cercare fortuna oltreoceano
Domenico Giovannini iniziò il suo viaggio nel 1910. Una grande avventura ricordata anche con un motto in dialetto: “N do vat?”. “En Merica…”. “Te séi curios e anca en poc zinghen!”
TRENTO. L’Hotel America, di via Torre verde a Trento, il 19 di questo mese, anno domini 2024, compie… 101 anni! Troppo facile brindare al numero esatto e pieno, hanno pensato i proprietari-discendenti che, dopo grandi lavori di rinnovamento ed adeguamento ai parametri dell’attualità più esigente, hanno mantenuto inalterato il calore che emanano le cose ben fatte, il sapore di un tempo unito alla sapienza della modernità più assoluta, insieme a quel tocco di classe che fa la differenza. Partendo dal motto che ha portato, passo passo, alla realizzazione di questo importante punto di riferimento per l’ospitalità cittadina.
Ecco quindi l’inizio di tutto: “N do vat?”, “En Merica…”. “Te séi curios e anca en poc zinghen!”. Inizia così un’avventura, la prima di molte vissute da Domenico Giovannini, fondatore allora inconsapevole di quello che sarà l’Hotel America. Nel 1910 parte da San Mauro di Piné alla volta dell’America, chiamato dalla voglia di vedere cosa ci sia al di là di quelle splendide montagne che lo circondano. Quattro anni di lavoro nelle miniere del Wyoming, a Rock Springs un paese ruvido a cui si abitua presto, forse perché anche lui viene da un paese dove si estrae dalle cave ed è consapevole che ruvido non significa per forza nemico, come insegna il carattere trentino. Torna in Europa, in uno di quei momenti decisamente sbagliati, è il 1914. Decide di ripartire per l’America ed è così che rimane nelle miniere altri 6 anni. Rientra a Trento, torna ad assaporare il verde dei boschi. Decide di intraprendere una seconda avventura, acquista l’allora locanda Anaunia, gestita dalle suore; la trasforma nell’Albergo America, un nome che racconta la storia di una vita. E’ il 1945 quando la terza avventura “cade” su Domenico e su tutta la famiglia che gestisce e dà vita all’albergo, sì perché un bombardamento degli alleati colpisce proprio l’Hotel America, lo distrugge. Sono anni difficili, per tutti. Il “Merican” (così soprannominato a dovere) insieme a moglie e figli si rimboccano le maniche, aprono una mescita di vini, fanno prestiti in banca e ricostruiscono l’Hotel America che riapre nel 1951.
La famiglia c’è, prosegue. I 5 figli del “Merican” e poi i nipoti, pronipoti e poi… un’avventura tira l’altra, lavori, ampliamenti, pandemie e senza quasi accorgersene, l’Hotel America, gestito e curato dalle generazioni discendenti da Domenico, arriva a compiere 101 anni mettendo in atto, proprio a cavallo di questo importante genetliaco, una nuova impegnativa avventura: il rinnovo di tutti gli ambienti e delle oltre 60 camere senza mai chiudere.
I festeggiamenti dei 101 anni proprio il 19 ottobre durante Autumnus? Sì, perché legato (in maniera un po’ poetica) al mese in cui storicamente si fa cadere la scoperta di quello che diverrà il continente americano da parte di Cristoforo Colombo, unito al legame che sentono viscerale per la nostra città e per una manifestazione capace di accompagnare in maniera genuina alla scoperta dei sapori e delle bellezze di Trento. Lo spirito di avventura in questa famiglia non manca, la cura e l’attenzione nell’accoglienza degli ospiti è un elemento entrato di diritto nel Dna della famiglia Hotel America, dal 1923 l’eleganza nel cuore di Trento.