Addio a Daniela Preschern: “la guerriera” di Rovereto
Aveva affrontato la disabilità come una sfida arrivando al “Dany oltre project” e con la sua hand bike era diventata un simbolo per tanti
ROVERETO. “Li chiamano guerrieri sono quelle persone come la Dany che combattono una vita … io ho avuto l’onore di combattere con lei per una parte della sua vita schiena contro schiena nei momenti più bui e nei momenti più belli grazie per ciò che mi hai insegnato ne farò tesoro e cercherò di portare avanti ciò che hai cominciato buon viaggio e preparati che quando ci rivedremo faremo una bella discesa come dicevi tu ……. sui sentieri delle mie montagne”.
Così con un post sulla pagina Facebook di Dany, il marito Luca annuncia la morte di Daniela Preschern. Una donna che, colpita da una malattia degenerativa che le aveva tolto l’uso delle gambe, non si era data per vinta. Anzi.
"Quello che cambia - così si raccontava Daniela - è che si è aggiunta una ruota alla mia bici, il resto è rimasto uguale. L’ aria nei capelli, il rumore delle ruote sul terreno, le botte dopo le cadute e l’adrenalina che ti esplode nel corpo quando ti allacci il casco ed indossi la maschera e comici a far girare le braccia… il mondo cambia dimensione.
L’ impossibile diventa realtà e mi ritrovo come sempre con il cuore a mille giù per il mio trail preferito. Questo progetto è nato nel garage insieme a mio marito Luca, è partito inizialmente come una sfida personale per poter ritornare in sella alla mia bici e per andare oltre alle barriere mentali e ai pregiudizi e col tempo mi sono accorta piano piano di aver sensibilizzato molte persone".
In queste parole c'è tutto il progetto “Dany oltre project” che ha utilizzato i canali social per portare ovunque il suo profondo messaggio.
I funerali saranno celebrati lunedì 24 gennaio alle 15.30 nella chiesa di Santa Maria