«Noi chiediamo il diritto di lavorare in sicurezza»
Alto garda. Più che soddisfatti i ristoratori dell’Alto Garda che in delegazione hanno raggiunto il capoluogo di Provincia per protestare contro le restrizioni imposte dall’ultimo Dpcm. Una protesta...
Alto garda. Più che soddisfatti i ristoratori dell’Alto Garda che in delegazione hanno raggiunto il capoluogo di Provincia per protestare contro le restrizioni imposte dall’ultimo Dpcm. Una protesta silenziosa e ordinata che non ha creato problemi di ordine pubblico, ma che nonostante tutto è riuscita a colpire il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l’assessore provinciale all’artigianato e commercio, Roberto Failoni che si sono recati in piazza Duomo per ascoltare i partecipanti. Per il presidente dei ristoratori dell’Alto Garda, Paolo Turrini, e con lui anche il presidente altogardesano dei pubblici esercizi, Vasco Bresciani, la giornata si è rivelata positiva. Entrambi si sono messi in prima linea per difendere le istanze delle rispettive categorie duramente colpite fin dall’inizio della pandemia.
«La manifestazione è andata molto bene - racconta Turrini -. È stata molto partecipata e devo dire che tutti noi ci siamo comportati davvero bene protestando ordinatamente e senza fare rumori. Ad un certo punto della manifestazione è arrivato anche il presidente Fugatti con Failoni e da parte loro, a livello provinciale, possiamo dire di aver visto disponibilità all’ascolto e al confronto. Questa manifestazione - continua il presidente Turrini - era rivolta al governo nazionale e al suo Dpcm, mentre la Provincia con l’ultima ordinanza si avvicina alle nostre richieste sebbene quello che noi chiediamo a gran voce è il diritto di poter lavorare, rispettando i protocolli sicurezza come prima regola fondamentale. Almeno per il momento - chiosa Turrini - che la situazione da noi è abbastanza sotto controllo».
La protesta si è svolta mercoledì mattina in piazza Duomo a Trento dove ristoratori e pubblici esercizi hanno simbolicamente allestito le proprie tavole al grido di “Siamo a terra”. La manifestazione organizzata da Fipe - confcommercio Nazionale ha attirato decine di referenti e di ristoratori oltre che di baristi che sono rimasti seduti sui bolognini per esprimere le proprie preoccupazioni.
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