Marzo nero per il turismo: non ci sono prenotazioni 

Il caos per il virus. Gli albergatori riuniti nella sede di Garda Trentino per trovare una soluzione alla pioggia di disdette. Benedetti alla Provincia: «Sostegno e promozione anche per il lago»


Leonardo Omezzolli


Riva. Marzo nero e stop delle prenotazioni. Pochi dati ma ben pesanti quelli che son stati presentati ieri sera nella riunione di Garda Trentino Spa alla quale hanno partecipato diversi albergatori locali nel tentativo di arginare la paura che oramai si è diffusa in tutta Europa per i contagi da Coronavirus Covid 19. A nulla sono valse le recenti rassicurazioni nazionali e degli esperi virologi in merito alla mortalità del virus che, pur rimanendo particolarmente contagioso, esprime la sua massima aggressività solo su persone indebolite da patologie pregresse di carattere respiratorio e cardiovascolare. Anche le recentissime notizie di contagio in Trentino hanno immediatamente valicato i confini regionali e nazionali creando nel corso delle ultime settimane un effetto paura e timore che hanno portato la maggior parte dei turisti in procinto di giungere sul Garda nel mese di marzo ad annullare e quindi disdire le prenotazioni. Complice, certamente, anche la cancellazione di alcuni importanti eventi sportivi, come il Beppe Viola, o lo spostamento a data da destinarsi di alcune fiere in programma alla Baltera e gestite da Riva Fiere e Congressi.

«I dati che sono emersi - ha dichiarato il presidente di Garda Trentino Spa Marco Benedetti - mettono in mostra un marzo particolarmente tragico dal punto di vista delle disdette. Va però precisato - ci ha tenuto a sottolineare Benedetti - che in quel determinato periodo abbiamo aperte solo il 10% delle strutture complessive».

Un dato che però non rassicura visto che a preoccupare maggiormente è l’improvviso stop delle prenotazioni che si protrae fin dai primi contagi in Italia. «Questo è il vero dato allarmante - ha dichiarato il presidente -. Al momento, da domenica scorsa le prenotazioni si sono interrotte e questo non rassicura gli albergatori». Tanta la preoccupazione per ciò che succederà dopo Pasqua. «Se marzo è nero - ha sottolineato Benedetti - aprile è leggermente migliore al momento con disdette che riguardano unicamente o per la maggior parte i viaggi organizzati, comitive, pullman. Per fortuna - ha continuato - gli albergatori si sono mossi in anticipo e hanno dato la possibilità di disdire le prenotazioni il più tardi possibile, fino a una settimana dal primo giorno di soggiorno». Una soluzione che ha contenuto le disdette di chi ha già prenotato dopo marzo. Gli animi degli albergatori, e di rimando di quelli di tutto l’indotto che dai soggiorni e dagli appuntamenti estivi traggono linfa vitale sono in fermento tanto che subito sono state chieste sicurezze alla Provincia. «Se siamo grati di quanto annunciato in merito al sostegno al personale - ha spiegato Benedetti - crediamo sia il caso di pensare a qualche aiuto anche per le imprese oltre che a iniziare a promuovere il lago e non solo la montagna». Gli albergatori hanno infine deciso di riunirsi ogni lunedì alle 17 per tenere monitorata la situazione, mentre settimana prossima sarà annunciata una riunione plenaria con tutti gli interessati.













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