«Bando Spiagge sicure, nessun ritardo»
La Comunità: a breve verrà resa pubblica la nota che ha portato al rinvio
ALTO GARDA. «La gara per l’affido di “Spiagge Sicure” si svolgerà senza complicazioni in tempo per l’avvio della stagione balneare»: è questa la sostanza della rassicurazione che arriva da parte del presidente Mauro Malfer per conto della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, dopo che – come riferito ieri su queste pagine – alla vigilia della seduta di gara era pervenuta nella sede di via Rosmini una nota che aveva portato l’ex C9 a disporre il differimento delle operazioni «a titolo meramente cautelativo, per permettere ulteriori valutazioni in merito e considerato che da un differimento cautelativo non deriva nessun danno o ritardo all’amministrazione».
«Al bando di gara – sottolinea Malfer – è stata data pubblicazione sul sito Internet e all’albo informatico della Comunità, su un quotidiano a diffusione provinciale e su un quotidiano a diffusione nazionale, prevedendosi il termine ultimo per la presentazione delle offerte alle 10 del 24 aprile. Solo il giorno precedente a tale termine sono pervenute brevi osservazioni da parte di un soggetto terzo e il responsabile del procedimento ha ritenuto, in via puramente cautelativa, di disporre la temporanea sospensione delle procedure e di effettuare le ulteriori verifiche. Dalla prima valutazione già effettuata non sono emersi elementi ostativi o pregiudiziali e si ritiene che le decisioni e gli adempimenti potranno essere completati già entro la prima settimana del prossimo mese di maggio. È inoltre confermato che da tali verifiche cautelative non derivano ritardi o danno per la gestione del nuovo servizio, al quale potrà essere dato corso in tempo utile». L’obiettivo prefissato era quello di ultimare le procedure di appalto in tempo utile per l’attivazione del servizio a partire dal primo fine settimana di giugno. Quella per l’appalto del servizio “Spiagge Sicure” nell’Alto Garda e Ledro è una partita da oltre un milione e mezzo di euro (1.542.605 euro, per la precisione, 1.264.430 euro più Iva) in cinque anni (tre anni prorogabili per un altro biennio). A valutazioni tecniche sulla gara concluse dovrebbe essere resa pubblica la nota che ha portato al rinvio, riguardo alla quale si attendono tutte le valutazioni del caso. (m.cass.)