Ateneo

UniTrento, bilancio di previsione da 368 milioni per il 2025. Aumenta la spesa per il personale

I ricavi da finanziamenti esterni passano da 95 a 117,7 milioni. Il cda ha anche confermato per un nuovo mandato triennale il direttore generale Alex Pellacani



TRENTO. Dopo le incertezze degli scorsi esercizi, quest'anno il bilancio di Ateneo presenta per il 2025 una previsione da 368 milioni, in aumento di 38 rispetto a quanto stimato per lo scorso anno. Il documento - comunica l'Università di Trento - è stato esaminato e approvato dal Cda che anche confermato per un nuovo mandato triennale il direttore generale Alex Pellacani.

La quota base annuale erogata dalla Provincia a decorrere già dal 2024 (12,4 milioni) ed il forte incremento dei ricavi da finanziamenti esterni (da 95 a 117,7 milioni) sono i fattori determinanti. Risorse necessarie al reclutamento di ricercatori, investimenti su infrastrutture, e attività di ricerca e sviluppo con le imprese. I rinnovi contrattuali e gli adeguamenti Istat fanno aumentare il costo del personale.

A incidere anche alcune scelte di UniTrento - sottolinea la nota - come aumentare l'importo delle borse di dottorato finanziate dall'Ateneo e da enti esterni, da 1.679 a 1.891 euro mensili da novembre 2025. Questa voce di spesa lieviterà nel tempo da 312.000 euro in più sul 2025 a oltre 2,1 milioni in più sul 2026 e altrettanti sul 2027. Sullo sfondo l'incertezza per il turnover del personale tecnico e amministrativo, docente e ricercatore, anche per gli esercizi futuri, con risorse derivanti da piani straordinari ministeriali.

La poca certezza sui finanziamenti a copertura e soprattutto sulla loro durata nel lungo periodo rende indispensabile un costante monitoraggio della spesa. Cautela anche per le conseguenze sui conti una volta che, verso la fine del 2026, saranno esauriti i consistenti finanziamenti Pnrr. Rimane invece sostanzialmente invariata la stima della contribuzione studentesca: 19,9 milioni per il 2025; 20 per il 2026 e 20,2 per il 2027.

La quota di diciannovenni che possono potenzialmente iscriversi è prevista in forte calo in tutta Italia e il trend preoccupa gli atenei italiani. Resta alta l'attenzione sulla gestione immobiliare. La copertura finanziaria degli interventi più urgenti è 5 milioni, garantita dai residui del Programma di edilizia 2004-2022. Ancora da definire, invece, la copertura degli interventi che si renderanno necessari per la manutenzione straordinaria.













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