POLITICA

Rimborsi chilometrici dei consiglieri, la Finanza indaga in Regione

Acquisiti in Provincia e in Regione i faldoni dei chilometri dichiarati degli eletti nella scorsa legislatura: verifiche in corso



TRENTO. Fiamme gialle negli uffici della politica trentina. Nei giorni scorsi gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza si sono presentati in Consiglio Regionale ed in Consiglio provinciale, in città. Volevano la documentazione relativa ai rimborsi spese dei consiglieri provinciali e regionali della scorsa consiliatura.

Niente blitz, però: la documentazione è stata richiesta e preparata dagli uffici e poi acquisita dalle Fiamme gialle che la stanno attualmente studiando. La mole dei faldoni è considerevole, visto che si riferisce a tutti i cinque anni del mandato dei consiglieri ed il lavoro che attende i finanzieri è imponente. In particolare nel mirino della Finanza ci sarebbe quella parte di rimborso che si riferisce ai rimborsi chilometrici: quello che si vuole verificare è che non ci siano delle incongruenze sui rimborsi incassati in Consiglio provinciale ed in Consiglio regionale.

Tradotto: si vuole essere sicuri che nessuno degli eletti nella scorsa legislatura abbia presentato una doppia dichiarazione per gli stessi viaggi, nelle due sedi politiche in questione.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.