Mostra

Riapre la Sala Mazzoni alla stazione Fs, dove è possibile vedere i treni in miniatura

Tornano domani, domenica 18 febbraio le porte aperte alla Sala Mazzoni, posta sul primo binario della stazione ferroviaria di Trento e sede dell’attività ferromodellistica dell’associazione GFF Arnaldo Pocher di Trento.



TRENTO. Tornano domani, domenica 18 febbraio le porte aperte alla Sala Mazzoni, posta sul primo binario della stazione ferroviaria di Trento e sede dell’attività ferromodellistica dell’associazione GFF Arnaldo Pocher di Trento.

Con orario 10 - 12 e 14 - 18 sarà così possibile osservare da vicino il funzionamento e le particolarità del Plastico “Giovanni Dall’Asta” che fonde in un’unica struttura alcuni scorci della Ferrovia del Brennero e della Ferrovia della Valsugana, la cui operatività reale caratterizza lo scalo ferroviario di Trento.
Sullo storico plastico realizzato dai soci del Gff Pocher possono girare contemporaneamente oltre una decina di convogli: ben sei “diesel” e a “vapore” sulla linea della Valsugana e cinque “elettrici” sulla Ferrovia del Brennero, rispettando le reali norme della circolazione ferroviaria.
Vi è poi il plastico di prova dove i visitatori e in particolare i più giovani, potranno provare l’ebbrezza di pilotare un convoglio ferroviario. Insomma una sorta di piccolo paradiso per i piccoli appassionati alla scoperta dei primi rudimenti del mondo ferroviario e di quello ferromodellistico che ripropone in scala quello reale.
Il Gff Pocher dispone poi di un terzo plastico Vernaccini esclusivamente in corrente alternata, ideale per i convogli di marca Maerklin, e che negli ultimi giorni è stato oggetto di migliori e ammodernamento da parte dei soci del sodalizio presieduto da Claudio Geat.
È poi visibile la riproduzione del treno che centouno anni fa trasferì la salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma. Nonché le Mostre dedicate all’Alta Velocità in Italia (curata da Pietro Merlo), ai modelli Lima ovvero la storica casa italiana di ferromodellismo, a Fimf e Morop (le associazioni ferromodellistiche italiana ed europea) ed alla produzione del maestro modellista trentino Arnaldo Pocher. C.L.













Scuola & Ricerca

In primo piano