Rianimazione, in Trentino c'è posto per 31 pazienti
L'assessore Zeni: ulteriore terapia intensiva neurochirurgica il prossimo anno
TRENTO. All'ospedale Santa Chiara di Trento ci sono due rianimazioni: la 1 ha 15 posti letto, espandibili a 17. La 2 ha 8. In caso siano tutti occupati, compresi gli 8 posti di Rovereto, si attiva una procedura che prevede posto per tre pazienti nella recovery room postoperatoria, con eventuale sospensione di una seduta operatoria. Per ulteriore necessità si possono accogliere pazienti nelle 15 sale operatorie.
I dati sono dell'assessore provinciale Luca Zeni, in risposta a un'interrogazione del consigliere Claudio Civettini (Civica Trentina) che chiedeva conto di criticità che si sarebbero verificate lo scorso 18 gennaio e che diffonde la risposta.
Sul caso specifico Zeni risponde che non risultano particolari criticità in quella giornata. «Sebbene negli ultimi anni la dotazione di posti letto in terapia intensiva sia aumentata di 13 posti (da 18 a 31), è stata progettata - conclude l'assessore - un'ulteriore terapia intensiva neurochirurgica, con 6 posti letto più 4 di sub intensiva, con apertura nel 2019».