Prima udienza per la tragedia del Mottarone: Leitner ha risarcito i familiari delle vittime
Nella strage della funivia morirono 14 persone. La società funiviaria: «Gesto di solidarietà anche se siamo estranei. Siamo anche noi parte lesa»
VERBANIA. E' durata circa un'ora e mezza l'udienza preliminare del processo Mottarone, che si è celebrata ieri mattina, 17 gennaio, alla Casa della Resistenza di Verbania. I legali di undici parti civili hanno avanzato richiesta di costituzione e, al termine dell'udienza, è stato disposto il rinvio al 27 febbraio.
In calendario sono poi state fissate udienze ogni due settimane, sempre di martedì, fino al 4 giugno.
"Sono qui perché trovo giusto partecipare, per me è un momento difficile, preferisco non parlare", ha detto a fine udienza Enrico Perocchio, direttore della funivia del Mottarone al momento dell'incidente, il 23 maggio 2021, costato la vita a 14 persone.
Perocchio, ha detto l'avvocato che lo difende, Andrea Da Prato, è "scosso come sempre, ogni volta che si torna su questa questione riaffiora tutto". All'udienza era presente anche Gabriele Tadini, caposervizio della funivia, mentre era assente Luigi Nerini, titolare della società concessionaria dell'impianto.
Per quanto invece riguarda la Leitner, la società altoatesina ha comunicato ufficialmente al Gup, le corso dell’udienza, l’accordo di natura risarcitoria trovato con tutti i familiari delle 14 vittime. L’ammontare complessivo dell’accordo con le parti - sul cui importo i familiari hanno chiesto la riservatezza - «è comunque estremamente rilevante e superiore a quanto già ottenuto dagli stessi in via assicurativa», spiega la Leitner in una nota.
La sola posizione ancora aperta, essendo in corso le procedure relative alla tutela del minore, è quella dell’unico sopravvissuto, il piccolo Eitan Biran.
«Vista l’inadeguata copertura assicurativa della società di gestione dell’impianto, – continua la nota - Leitner ha spontaneamente messo a disposizione dei familiari delle vittime queste rilevantissime somme, prima ancora di poter far valere nel processo non solo la propria completa estraneità ai fatti ma la propria posizione di parte essa stessa lesa dall’evento. Un concreto gesto di solidarietà e vicinanza verso chi è stato colpito così duramente da una vicenda assurda, che ha spezzato vite innocenti e distrutto famiglie intere».
Leitner potrà poi procedere a sua volta ad avviare tutte le iniziative risarcitorie, a riparazione delle somme anticipate, verso i soggetti che ritiene responsabili dell’accaduto. «Il risarcimento operato da Leitner costituisce un dato di assoluto rilievo che non trova di fatto precedenti in fatti di analoga gravità, e pertanto ancor più meritevole di essere segnalato, se solo si consideri che Leitner ha proceduto a farlo di sua iniziativa e a proprie spese, senza quindi attendere i più lunghi tempi burocratici che di regola caratterizzano gli interventi delle compagnie assicurative.