Picchiata in mezzo alla strada a Bolzano: il compagno arrestato dalla polizia
L'uomo, un 35enne straniero incensurato, le ha anche strappato gli orecchini ma nessuno è intervenuto. La 23enne bolzanina è stata trasportata al pronto soccorso: ha un trauma facciale plurimo. L’episodio dopo quattro anni di maltrattamenti e persecuzioni
BOLZANO. Si susseguono senza sosta, purtroppo, gli episodi di violenza di genere e di maltrattamenti in famiglia, in occasione dei quali la forze di polizia sono chiamate ad intervenire in difesa delle vittime.
Nel caso di specie la scorsa serata, transitando in via Buozzi, l’attenzione di una pattuglia della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato veniva attratta dalle urla di una donna che, in preda alla disperazione, cercava di sottrarsi all’ira di un individuo che la stava afferrando per il collo per poi scagliarla con violenza contro un muro.
Intervenuti immediatamente, gli agenti dapprima riuscivano a fatica bloccare l’uomo, per poi soccorrere la vittima, la quale presentava sul collo e sul volto segni evidenti dell’aggressione subita; dopo essere stata tranquillizzata e messa in sicurezza, la ragazza – una 23enne bolzanina – in lacrime raccontava ai poliziotti quanto accaduto pochi istanti prima: il suo compagno – un 35enne straniero incensurato, da anni residente a Bolzano ed in regola con il permesso di soggiorno –, a seguito di un banale diverbio per futili motivi sorto all’interno di un Locale della zona, dopo averla trascinata all’esterno ed averla picchiata selvaggiamente in mezzo alla strada senza che alcuno intervenisse in sua difesa, le aveva strappato gli orecchini dai lobi e poi sottratto il telefono cellulare per controllare i suoi profili social.
Quindi, messa al sicuro negli Uffici della Questura, la giovanissima vittima trovava la forza ed il coraggio di denunciare il suo persecutore, con il quale intratteneva una relazione sentimentale da circa quattro anni fatta di abusi e di continue violenze fisiche, dovute in particolare ad una forma di gelosia patologica ed alla volontà di mantenere nei suoi confronti una continua ed ossessiva forma di controllo.
Condotta poi presso il pronto soccorso dell’Ospedale “San Maurizio”, alla ragazza veniva diagnosticato un trauma facciale plurimo con una prognosi iniziale di guarigione di 10 giorni.
Al termine degli atti di polizia giudiziaria l’uomo, in considerazione della gravità dei suoi comportamenti, veniva dichiarato in arresto per maltrattamenti contro conviventi e tradotto presso la casa circondariale di Bolzano a disposizione della Procura della Repubblica.
Il questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori, quindi, in considerazione della gravità di quanto accaduto, ha immediatamente disposto la revoca del permesso di soggiorno ed emesso nei confronti del 35enne aggressore un decreto di espulsione dal territorio nazionale, il quale diverrà operativo una volta che lo straniero avrà pagato il suo debito con la giustizia.
“Anche questo intervento in soccorso dell’ennesima vittima di prevaricazioni e di violenze protratte nel tempo è stato reso possibile grazie alla grande professionalità e sensibilità mostrata dal personale della polizia di Stato che ha operato nell’occasione, il che ha consentito di evitare ben più tragiche conseguenze – ha evidenziato il questore Sartori –. Tali situazioni connotate da ossessivi atti persecutori, spesso sfociati in comportamenti aggressivi e violenti, rappresentano in sé, tra l’altro, preoccupanti esternazioni di problematiche di carattere culturale che affliggono la nostra società, le quali devono necessariamente essere affrontate facendo rete tra Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato. La Polizia di Stato è da sempre in prima linea, anche con Progetti specifici, nell’indicare percorsi di presa di coscienza e di consapevolezza del disvalore di quanto commesso, con l’obiettivo, altresì, di aiutare le vittime a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite”.