Personale no vax e case di riposo trentine: c’è il tavolo tecnico per trovare le soluzioni
Confronto tra Provincia, Apss, Upipa e Spes per affrontare le situazioni più critiche
SANITARI NO VAX: partite le prime lettere di spospensione
TRENTO. In vista della sospensione del personale sanitario non vaccinato che opera all’interno delle Rsa del Trentino (intanto sono partite le prime lettere da parte dell’Apss) un tavolo tecnico sarà istituito per affrontare le situazioni più critiche.
Ne prenderanno parte il direttore dell'Unità operativa di supporto Rsa dell'Apss Enrico Nava, oltre ai direttori e ai legali rappresentanti delle strutture all’interno delle quali le sospensioni di infermieri e oss non vaccinati incideranno maggiormente a livello organizzativo.
Lo hanno deciso in mattinata (oggi 1 settembre) Provincia autonoma di Trento, Apss, Upipa e Spes al termine di un incontro al quale hanno preso parte l’assessore provinciale alla salute, il dirigente generale del Dipartimento Giancarlo Ruscitti, il dottor Enrico Nava ed i vertici delle due realtà che rappresentano le Apsp con le presidenti Michela Chiogna (Upipa) e Paola Maccani (Spes) e i direttori generali Massimo Giordani (Upipa) e Italo Monfredini (Spes).
L’assessore Segnana ha assicurato che saranno messe in campo tutte le soluzioni tecniche necessarie per affrontare la situazione.
L'assessore ha voluto poi ringraziare il personale che si è responsabilmente vaccinato garantendo così al sistema delle Case di riposto trentine di reggere. Provincia, Apss, Upipa e Spes si incontreranno nuovamente tra una settimana, anche alla luce degli effetti che le lettere di sospensione potranno produrre.