Villaggio turistico sullo Zucar: il progetto supera un altro step 

La riqualificazione ambientale. Il Comune deve modificare la destinazione urbanistica Ora si deve procedere con la elaborazione della convenzione (e l’accordo) con il privato 


ROBERTO GEROLA


Pergine. Nuovo passo avanti per la realizzazione del villaggio turistico sullo Zucar. Un primo parere favorevole era stato dato dall’amministrazione comunale nel giugno di due anni fa. L’iniziativa vede l’imprenditore perginese Walter Prada acquistare l’area ancora nel 2008: circa 12.000 mq sulla sommità della collina “Zucar” per intervenire con una profonda riqualificazione e ricavarne appunto un villaggio turistico con qualche struttura a favore della comunità. Si tratta di un intervento che ammontava a circa 5 milioni: un ristorantino, 13 camere da letto, il centro benessere e tutto attorno il verde opportunamente organizzato.

La burocrazia

La parte burocratica aveva in parte condizionato la realizzazione del progetto anche per la situazione esistente determinata soprattutto dalla necessità di trasferire dall’Azienda sanitaria al Comune alcune particelle fondiarie necessarie a by-passare il portico di ingresso al complesso ex Villa Rosa (nome che aveva soppiantato l’originario Villa Giulia, nel momento in cui era diventato convalescenziario) e che proveniente dal Ponte Regio prosegue nella via padre Nicola Monegatti (era il frate francescano che assisteva i ricoverati) che arriva fino alla strada comunale con Casalino a destra e Vigalzano a sinistra.

Piano attuativo

Sempre due anni fa, i progettisti (l’ingegner Roberto Lubich e il suo collaboratore architetto Nicola Tabacchi) dopo il parere favorevole della tutela del paesaggio e appunto della giunta comunale, avevano avviato la relazione relativa al Via e il computo metrico. Si è sostanzialmente di fronte a un piano attuativo d’iniziativa privata nei confronti del quale c’è appunto il parere favorevole. A carico della proprietà (si parla della società I.Due srl con Walter Prada amministratore unico), la realizzazione oltre che del “villaggio” immerso nel parco alberato, anche di un passaggio pedonale lungo via padre Nicola fino alla sommità del colle e un parcheggio pubblico con una ventina di posti auto. A carico del Comune, l’impegno di modificare la destinazione urbanistica della zona e consentire un lieve aumento delle volumetrie, ma anche si sistemare (allargandola) la strada che sale da Maso Grillo e by-passa appunto il famoso (per la storia che ha alle spalle) portico di Villa Rosa. Si tratta quindi di procedere con la elaborazione della convenzione (e dell’accordo) con il privato.

Il progetto

La realizzazione del “villaggio” prevede la demolizione (e in parte la ricostruzione) di alcuni edifici (casa d’abitazione, stalla e porcilaia) ormai abbandonati e la sistemazione di tutta l’area che si presenta ora con boscaglie, rovi e incolto.

L’obiettivo finale è quello di ottenere un medio piccolo ristorante di qualità a due passi da Pergine (e da Trento), in grado di offrire alla clientela spazi naturali dove trascorre qualche giorno all’insegna della tranquillità e del “mangiar bene”.

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