Rinviata la Fiera del disco la Festa della Musica si farà 

Orizzonti sonori rivede i programmi. Slitta a settembre il 22° mercatino in sala Maier dedicato ai collezionisti del vinile. Rimane invece in calendario la manifestazione del 21 giugno


Gianluca Filippi


Pergine. Rovistare negli scatoloni tra il profumo del vinile e quello del cartone delle copertine. Ammirare pezzi unici in mano a dei fortunati collezionisti. Incontrarsi tra musicofili e scambiare due chiacchiere su tendenze e novità del mondo del collezionismo. Era questo che si faceva alla Fiera del disco usato e da collezione di Pergine, organizzata dall’associazione culturale Orizzonti Sonori. Che è saltata. Ma solo per il momento. Ce lo conferma il presidente Sebastiano Fruet.

La 22esima edizione doveva tenersi verso la fine di maggio, come al solito. Che fine farà?

Per un po’ abbiamo meditato se proporla o meno, ma non v’erano le condizioni per allestirla in sicurezza: gli espositori, l’afflusso degli appassionati, i tempi ristretti. Non eravamo pronti. La scelta però è stata quella non di cancellarla, ma di spostarla a settembre. Stiamo ragionando con il Comune per trovare un weekend libero di sala Maier in settembre.

La vostra attività è ferma attualmente?

La nostra associazione, tra le altre cose, mette a disposizione due sale prove, frequentate in media da una dozzina di gruppi durante la settimana. Chiaramente abbiamo dovuto chiudere tutto e anche oggi, per fini cautelativi, non abbiamo ancora aperto, nonostante gli spazi vi siano. Aspettiamo il 15 giugno per seguire le raccomandazioni previste e garantire anche agli appassionati che le utilizzano tutte le misure di sicurezza.

Quello che non salta, invece, è la Festa della Musica, giusto?

Vero. Abbiamo confermato la data del 21 giugno e ci stiamo facendo in quattro per poterla organizzare come si deve. Ovviamente sarà una versione ridotta rispetto alle precedenti, ma non dimessa. Abbiamo già 17 gruppi confermati e ne arriveranno degli altri. C’è tanta voglia di esibirsi e di incontrare il pubblico da parte di questi musicisti e artisti. Utilizzeremo gli spazi un po’ più aperti, come piazza Fruet, l’anfiteatro della Cassa Rurale, l’area del mercato al Tegazzo, la piazzetta antistante sala Maier. Non vi saranno palchi, il pubblico e il programma saranno distribuiti nel corso di tutta la giornata.

A proposito di gruppi, c’è stato comprensibilmente ancora più fermento sui social da parte loro.

In effetti parecchi gruppi hanno gestito il lockdown lavorando individualmente e registrando pezzi di brano che poi sono stati montati insieme. Ho visto cose davvero interessanti e da parte del pubblico i riscontri sono stati positivi. Un modo per tastare il campo e adeguarsi alle nuove tecnologie, sempre più importanti.

Quindi il percorso è verso una normalizzazione?

Ci contiamo tutti e noi ci mettiamo del nostro per fare ripartire le iniziative a cui siamo legati.













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