Resistenza, prove di dialogo a Vattaro 

Sabato cerimonia per i partigiani uccisi: nota congiunta Anpi-sindaco Perazzoli (con post scriptum)



VATTARO. L’Anpi del Trentino e quella della provincia di Vicenza ricordano i 7 partigiani uccisi dai nazisti: appuntamento sabato prossimo 5 maggio, alle 10.30 al cippo che li commemora. Si tratta di Gianna Troselli, Pasquale Arduini, Rodolfo Corradi, Giovanni Cera, Giovanni Cera (omonimo), Romeo Penner e Domenico Zotti, falciati dai tedeschi a Vattaro il 4 maggio 1945. Nell’occasione, davanti al monumento ai Caduti del paese, sarà ricordato anche Mario Bailoni, medaglia d’argento, artigliere di Vigolo Vattaro, primo caduto militare in Italia alle Caserme di Trento nella notte dell’8 settembre 1943. Con lui cadde anche il maggiore Alboino de Iuliis, medaglia d’oro. Furono cinquanta le vittime nell’estremo tentativo di difesa dall’aggressione tedesca.

Di seguito una nota congiunta di Mario Cossali, presidente dell’Anpi del Trentino, e David Perazzoli, sindaco del Comune Altopiano della Vigolana: «Era stato giusto l’anno scorso, dopo le polemiche sulla stampa, incontrarsi per precisare gli atteggiamenti assunti pubblicamente e per approfondire i giudizi sul tragico avvenimento che sconvolse quel 4 maggio del 1945 la vita della piccola comunità di Vattaro. L’Anpi aveva sottolineato l’importanza di ricordare quei sette partigiani che morirono sotto il fuoco dei soldati tedeschi in ritirata. Il sindaco del Comune di Altopiano della Vigolana, aveva descritto le gravi paure e le apprensioni dolorose che coinvolsero allora la popolazione di Vattaro, quando si temette la furia della rappresaglia tedesca, che fu evitata alla fine anche grazie all’intervento del capofrazione e del parroco. Quest’anno l’Anpi ritorna puntuale a Vattaro sabato 5 maggio con le delegazioni di Trento e di Vicenza. È importante sottolineare la necessità di coinvolgere attraverso opportune iniziative le giovani generazioni sul significato e sui valori della Resistenza e sul suo ruolo nel riscatto della dignità di una nazione, come sottolineò Alcide Degasperi alla Conferenza di Pace». C’è anche un post scriptum del Sindaco Perazzoli: «Concordo sull’importanza di ricordare le persone cadute a causa del nazifascismo in Italia e coloro che perirono a Vattaro in quel 4 maggio. Non vanno comunque dimenticate le paure e i ricordi che rimangono nella mente della gente di Vattaro che ancora oggi vedono con distacco questa celebrazione. Comunità di cui orgogliosamente faccio parte e mi sento di rappresentare a pieno nella mia figura istituzionale».













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