L’associazione agritur premia Ettore Fontanari 

PERGINE. L’Associazione Agriturismo Trentino, riunita in assemblea ordinaria presso il Castello del Buonconsiglio in sala delle Marangonerie, ha festeggiato i 45 anni di vita e di attività,...


Fernando Valcanover


PERGINE. L’Associazione Agriturismo Trentino, riunita in assemblea ordinaria presso il Castello del Buonconsiglio in sala delle Marangonerie, ha festeggiato i 45 anni di vita e di attività, consegnando un premio ai soci fondatori. Tra questi c’era anche il perginese Ettore Fontanari, classe 1931, che nel lontano 1974, assieme ad altri 15 coltivatori diretti e agricoltori, aveva partecipato presso lo studio notarile di Luigi Mott, alla costituzione dell’associazione dei “Circoli Agrituristici della provincia di Trento”, codificata poi in breve in “Agriturismo Trentino”.

«L’assemblea – ricorda Ettore Fontanari – è stata introdotta da Manuel Cosi, attuale presidente dell’associazione, presente il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, l’assessore provinciale Giulia Zanotelli». Il presidente ha ricordato l’attività 2019 dei circa 510 agruiturismi trentini, 215 dei quali offrono servizi di ristorazione, 352 sono anche strutture con posti letto, 147 offrono servizi di fattoria didattica, e 168 anche degustazione di prodotti aziendali. Nei 352 agritur con pernottamento, i posti letto sono 5.065, con 235 mila presenze nel 2019. Ettore Fontanari, agricoltore da sempre, era uno dei pochi soci fondatori presenti, e ricorda l’incontro di costituzione dell’associazione e aggiunge altri ricordi. «L’attività di agriturismo – spiega – era già in atto a Pergine e in qualche frazione , in forme non organizzate, ma efficienti, prima di quell’evento. Con alcuni soci avevamo una sede a Canale dove già si svolgeva agriturismo con vendita di prodotti locali, frutta, verdure e altri produzioni dei nostri campi. Con la costituzione dell’associazione l’agriturismo ha avuto un incremento anche in Valsugana e la mia attività di agricoltore proseguiva bene, continuando a coltivare i miei campi, con la possibilità di vendere ciò che producevo. In anni più recenti ho realizzato nel cortile interno di casa mia, in via Chimelli, un punto vendita di prodotti agricoli a km 0, che ha trovato particolare affluenza il sabato, giorno del mercato settimanale. Da qualche anno, visto che l’età avanza, ho ceduto la campagna e il punto vendita a mio figlio Mauro, che continua l’attività gestendo la vendita diretta al pubblico».













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