L’appartamento domotico si presenta alle imprese
A Villa Rosa il progetto “Ausilia”: laboratorio di analisi e progettazione a servizio di un alloggio per migliorare l’autonomia di persone con deficit motori e cognitivi
PERGINE. Migliorare l’autonomia delle persone con deficit motori e cognitivi e rendere la loro qualità della vita migliore grazie a soluzioni avanzate di domotica. Questo l’obiettivo del progetto Ausilia, finanziato dalla Provincia e frutto della collaborazione tra i Dipartimenti di Ingegneria dell’Università di Trento e l’Azienda provinciale per i Servizi sanitari del Trentino. Lo studio ha prodotto risultati tangibili con l’allestimento di un appartamento e di un laboratorio di analisi e progettazione all’ospedale riabilitativo Villa Rosa di Pergine. Ieri la struttura ha aperto le porte ad una nutrita delegazione di imprenditori, cittadini interessati e rappresentanti del mondo dei servizi sociali. L’iniziativa, promossa in collaborazione con Trentino Sviluppo, è stata pensata anche per creare le condizioni per nuove partnership tra i team di ricerca, la struttura medica e il tessuto imprenditoriale. Le realtà intervenute hanno infatti potuto ascoltare dalla voce degli ideatori i dettagli del progetto, valutando la possibilità di contribuire al progetto con sistemi tecnologici e know how aziendali. Oltre 25 gli imprenditori presenti che hanno dimostrato grande interesse per il modello multidisciplinare trentino in cui lavorano fianco a fianco amministrazione pubblica, imprese e ricerca.
A livello metodologico, il progetto è stato integrato con Abilita, il servizio per l’informazione e la valutazione degli ausili dell’Unità operativa di Medicina fisica riabilitativa dell’ospedale riabilitativo di Pergine che studia e aiuta nella scelta dei supporti per migliorare la quotidianità dei pazienti durante il ricovero e una volta tornati a casa. Si compone di due strutture. La prima è un laboratorio di analisi e progettazione: uno spazio in cui vengono testate le diverse soluzioni domotiche proposte al fine di trovare formule personalizzate e in grado di rispondere alle esigenze del singolo utente. C’è poi l’appartamento: una vera abitazione allestita negli spazi di Villa Rosa in cui i partecipanti alla sperimentazione trascorrono alcuni periodi di vita quotidiana sotto monitoraggio, al fine di valutare le innovazioni introdotte. L’esperienza è rivolta a persone che hanno riscontrato difficoltà a vivere in autonomia in casa e accettano di essere parte attiva dello studio. Nel contempo, rappresenta un’occasione di crescita e formazione per il personale sanitario che, partecipando al programma, può apprendere maggiori informazioni sulle esigenze e le possibilità dei pazienti.
La giornata di ieri è stata l’occasione per illustrare nel dettaglio le diverse soluzioni tecnologiche in grado di rendere Ausilia un ambiente sicuro e confortevole. La parte introduttiva ha visto la presenza, tra gli altri, di Stefano Gherardi del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia, Giovanni Menegoni, dirigente medico dell'Azienda sanitaria, e Alberto Frisanco, assessore alle attività sociali della Comunità Alta Valsugana e Bersntol. Le finalità della giornata di lavoro sono state illustrate da Monica Carotta, vicedirettrice dell'area attrazione di Trentino Sviluppo, seguita dall'intervento di Giovanni Guadalini, dedicato alla illustrazione del progetto Ausilia. La mattina è proseguita con l’esposizione del progetto da parte dei diversi attori convolti e l’atteso momento della visita agli spazi di Ausilia, per proseguire nel pomeriggio con tavoli tematici e incontri tra ricercatori e imprese. Grande l'interesse dimostrato dagli imprenditori intervenuti anche da fuori provincia. «Non c'è una realtà che da sola può sviluppare quello che sta dietro ad Ausilia - ha sottolineato Paolo Comi, responsabile delle attività di ricerca di Italtel (Milano) - Questo progetto non è frutto solo della tecnologia ma di questo modo di intendere il territorio: il Trentino è un ambiente fertile, in cui è facile fare impresa, e in più è aperto alle collaborazioni».