I 95 anni del ciclista Luciano Parisi
Domani la festa. «Vado ancora a Pergine con la bicicletta elettrica»
PERGINE . Luciano Parisi, classe 1923, residente a Canzolino, compie domani 95 anni. Ancora in buona salute e soprattutto molto lucido, nonostante i 35 anni trascorsi da macchinista delle Ferrovie dello Stato dal 1941 al 1977, e altri 40 da protagonista del ciclismo amatoria e cicloturistico, oltre che da presidente dell’Udace Csain.
Personaggio molto noto nel perginese, appassionato fin da ragazzo della bicicletta, Luciano Parisi ha rievocato giorni fa con l'amico Paolo Montresor, le vicende della sua lunga vita trascorsa tra il lavoro e la militanza nell’ambiente del ciclismo.
«Una passione – racconta Luciano Parisi- che purtroppo ho dovuto mettere da parte oltre una decina di anni fa, ma che non ho ancora lasciato del tutto perché di tanto in tanto mi metto ancora in sella alla mia nuova bicicletta elettrica per andare da Canzolino fino a Pergine e ritorno».
Conversando con Paolo, con il quale ha condiviso il lavoro e il servizio di dirigente dello sport ciclistico amatoriale, ha accennato alla storia della sua lunga vita, ricordando episodi e imprese degli anni passati.
Luciano ha rievocato gli anni trascorsi in ferrovia, lui macchinista, l’amico con mansioni di capotreno. La militanza fin dall’immediato dopoguerra nell’ambiente del ciclismo, le molte decine di corse fatte nelle categorie amatoriali, i successi e i titoli sono stati rievocati, un lungo curricolo che conserva negli album con ritagli di giornale e fotografie. Poi il suo impegno come presidente dell’Udace, carica che ha poi passato all’amico Paolo.
Nei suoi anni di lavoro ha guidato soprattutto locomotive a vapore, i modelli 625 e 740, ma anche locomotori diesel ed elettrotreni, portando convogli in regione, in Alta Italia e anche in Austria. Sceso dalla motrice che ha guidato fino Trento l’8 giugno 1977, ancora in giovane età si è dedicato alla famiglia, alla moglie Letizia e ai figli Marcello e Lorenza, entrando anche a far parte della squadra ciclistica amatoriale del Circolo Ferroviario di Trento, poi di quello di Bolzano, vincendo delle gare, alcune delle quali di una certa importanza.
L’incontro tra i due amici di venerdì scorso, che non si vedevano da qualche tempo, è avvenuto a Canzolino, nella casa prospiciente il lago omonimo, iniziato sula porta di casa con un caloroso abbraccio tra due persone che hanno condiviso il lavoro e la passione per il ciclismo, che ha dato modo di richiamare alla memoria episodi, successi e vicissitudini dell’ambiente ciclistico. Ripromettendosi al termine di ritrovarsi a breve termine per altri piacevoli incontri.
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