Fornace e Civezzano, la dottoressa in pensione: arriva un medico da Vigolo un’ora al giorno
L'assessora Segnana: «Carenza di medici, 81 pensionamenti negli ultimi due anni. Per Civezzano speriamo ne arrivi uno con il nuovo bando»
TRENTO. Un medico dell’altopiano della Vigolana sarà disponibile un’ora al giorno in ambulatorio a Fornace. Lo comunica la Provincia dopo che i sindaci di Fornace e Civezzano avevano espresso la propria preoccupazione rispetto alla situazione attuale, dopo che la dottoressa Franca Maria Scarpa (in servizio dal 1988 a Civezzano e Fornace) è andata in pensione dal 1° aprile.
"I residenti nei comuni di Fornace e Civezzano hanno dunque la possibilità di rivolgersi ad un medico, che ha dato la disponibilità ad aprire l'ambulatorio per un'ora al giorno a Fornace, e potrà così garantire le visite a domicilio per i propri assistiti, qualora le ritenga necessarie, come previsto dal loro contratto di lavoro", ha detto l'assessora Stefania Segnana durante un incontro oggi (12 aprile) con i sindaci di Fornace (Mauro Stenico) e Civezzano (Katia Fortarel).
I 1.500 assistiti della dottoressa che - per raggiunti limiti di età - si trova ora in pensione, hanno la possibilità di rivolgersi al medico che copre l’ambulatorio di Fornace (il quale ha ancora 947 posti disponibili) o ad altri medici dell'ambito che si sono resi disponibili.
Per quanto riguarda la realtà di Civezzano, l’auspicio della Provincia è che l’esito del bando possa consentire l’arrivo di un medico di medicina generale che possa garantire le proprie cure a tutti i residenti, in aggiunta ai dottori già presenti.
L’assessora Segnana ha spiegato che la situazione appare particolarmente difficile non solo in Trentino, ma nell’intero Paese. Una problematica acuita dalla pandemia e dai numerosi pensionamenti che si sono registrati negli ultimi due anni (81). Al fine di migliorare le condizioni di lavoro dei camici bianchi, snellendo la burocrazia a loro carico, vengono loro garantiti maggiori servizi di supporto. La riorganizzazione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari punta peraltro a favorire le aggregazioni, anche con l’obiettivo di presidiare ulteriormente il territorio coprendo le cosiddette zone carenti. Infine, nella nuova programmazione della Scuola di medicina generale è stata aumentata la disponibilità di posti per il prossimo triennio fino a 42 (nel 2022 è prevista la qualificazione di 26 medici).