Debortoli: «Artigiani candidatevi alle comunali» 

L’appello. Il presidente dell’Associazione dell’Alta Valsugana invita gli associati all’impegno diretto: «È il momento di mettersi in gioco e portare la nostra esperienza nelle amministrazioni»


Paolo Silvestri


Pergine. «Fate sentire la vostra e la nostra voce. Mettetevi in gioco e candidatevi alle prossime elezioni comunali». E’ questo l’appello rivolto ai propri associati dal presidente dell’Associazione Artigiani dell’Alta Valsugana, Stefano Debortoli, alla vigilia della deposizione delle liste elettorali per le comunali di settembre. Un appello davvero al di sopra delle parti, non fosse altro perché Debortoli con le elezioni non ha coinvolgimento alcuno, essendo lui di Levico dove si era votato un anno fa. E rivolto quindi a tutti gli artigiani del territorio chiamati ad esprimere il loro voto tra un mese e mezzo.

L’invito agli associati

«Si parla spesso di insofferenza degli artigiani per le scelte degli amministratori, per le lentezze della burocrazia e per gli sprechi. Io mi chiedo – sottolinea Debortoli – perché accettare passivamente la situazione invece di dare un contributo concreto? Per questo dico: mettetevi in gioco, candidatevi portate la vostra esperienza di imprenditori dentro le amministrazioni. E lo dico senza sventolare bandiere se non quella della nostra categoria. Aggiungo: fatelo in liste civiche, in quelle di partiti, di qualsiasi schieramento preferite, ma fatelo».

Debortoli quindi prosegue: «Una cosa è stare nella parte del tavolo di chi fa le scelte amministrative, un’altra cosa stare dall’altra parte. La sostanza è questa. E’ fondamentale essere parte delle decisioni. Le cose non cambiano da sole, sono i cittadini, e dunque anche gli artigiani, a cambiarle».

Sulla disponibilità degli artigiani a mettersi in gioco Debortoli spiega che «sicuramente c’è già chi ha deciso di farlo, di qualcuno lo so, ma spero che ci sia qualcun altro che abbandoni ogni titubanza e si aggiunga a loro».

I motivi

Sui contenuti della eventuale presenza dei propri associati, il presidente alto valsuganotto degli artigiani non ha dubbi. «Vanno tutelate la nostra esperienza e le nostre capacità – sottolinea -. Chiediamo che per i lavori si attinga alle imprese artigiane del territorio, che si snelliscano la burocrazia. Proprio la burocrazia per le pratiche edili rallenta e causa disagi sia alle imprese sia a i committenti. Dare lavoro alle imprese locali è fondamentale per la crescita del territorio».

La situazione post Covid

E lo è in momenti come questo del post Covid dove la situazione economica delle imprese non è certamente delle migliori. «Si parla di mancanza di liquidità – spiega Debortoli -. In parte è un po’ colpa nostra. Molti artigiani non sanno essere imprenditori scafati e si accontentano di una stretta di mano, di un “tranquillo che i soldi me li darai”, quando invece dovrebbero farsi dare un anticipo alla firma del contratto e poi un altro a inizio lavori. In questo periodo in tanti sono sentiti dire, al momento di farsi pagare, “non ho soldi...”. Poi c’è anche l’altra questione che in giugno, pur essendo stati i primi a riprendere a lavorare dopo però 70 giorni di blocco, tutti i pagamenti si sono fermati perché c’erano in ballo sgravi fiscali per i committenti, poi in luglio non c’è stata chiarezza su come fare i bonifici per accedere a questi sgravi. Fatto sta che sono due mesi che gli artigiani non incassano». E non c’è altro da aggiungere.















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