Con l’irrigazione a goccia Susà risparmierà 70 mila ¤
I soci del Cmf i primi a venire a conoscenza del finanziamento provinciale L’opera riguarderà 259 ettari e andrà realizzata per piccoli lotti successivi
PERGINE. Sono stati i proprietari coltivatori del Cmf Susà i primi ad apprendere dell’avvenuto finanziamento da parte della Provincia, del progetto per la sostituzione dell’impianto irriguo a pioggia con quello “a goccia”. Si parla di circa 5,4 milioni di euro che, come anticipato ieri su questa pagina, trovano copertura al 90% per la quota in capo al Consorzio di 2° grado Marzola e all’80% per la quota di lavori in capo ai Cmf di Canale, Susà e Roncogno-Costasavina (per la sola parte relativa a Costasavina). I primi a venirne a conoscenza, in quanto l’altra sera di si è svolta l’assemblea ordinaria dei soci (convocati dal presidente Mauro Bianchi, presidente anche del Consorzio Marzola) per l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo oltre che alle altre formalità. Le assemblee degli altri Cmf sono in programma venerdì 23 (a Costasavina, indetta dal presidente Gerardo Lazzeri) e lunedì 26 (a Canale, convocata dal presidente Valerio Fontanari). Parlando del bilancio, ancora una volta è emerso che i costi irrigui per il pompaggio dell’acqua dai pozzi (sono 3) sono stati consistenti: 54 mila euro di energia elettrica. A questi ne vanno aggiunti altri 16 mila spesi per la manutenzione dell’impianto ormai obsoleto (risale a quasi 30 anni fa). Quindi 70 mila euro che saranno risparmiati con l’entrata in funzione del nuovo impianto irriguo. Analoghi costi elevati emergeranno sia a Canale che a Costasavina. Costi elevati dunque a Susà, tanto che si è dovuto aumentare il ruolo per coprire le spese. Dopo l’abbassamento allo 0,60/mq per il 2017, è stato deciso di risalire a quota 0,70, anche perché per coprire il deficit è stato intaccato l’avanzo di amministrazione. Comunque, documenti e delibere sono state approvate.
Il presidente Mauro Bianchi ha anche fatto sapere che il progetto era stato approvato dal Comitato tecnico della Provincia, e che ha stabilito due prescrizioni: la prima è quella relativa ai pozzi di prelievo acqua irrigua, sui quali si dovranno effettuare le prove di portata. Riguardano i tre pozzi di Susà, quello di Costasavina e i due di Canale. La seconda prescrizione: fare il possibile per eseguire l’opera a piccoli lotti. Per questo, ci si appoggerà ai tecnici della Federconsorzi. «Effettuate le prove di portata - dice Bianchi - inizieremo con le procedure di appalto. Sarà il Consorzio Marzola a occuparsene. Realizzati vasconi e condotte principali si proseguirà con le condotte nei singoli Cmf in base alle necessità dei soci». La superficie interessata al nuovo impianto si estende esattamente per 259 ettari, con Susà ad avere la parte maggiore (145 ettari), seguita da Canale (77) e Costasavina (37).
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