Calceranica al lavoro per l’ “ospitalità diffusa”
Prime adesioni di proprietari di immobili, l’obiettivo è partire concretamente in primavera con eventuali ristrutturazioni anche grazie ai contributi provinciali
CALCERANICA AL LAGO. Il progetto sull’ospitalità diffusa di Calceranica, lanciato a novembre con due incontri pubblici, ha raccolto le prime adesioni di alcuni proprietari di immobili in paese ed è sbarcato, come esempio, anche fuori porta, inserendosi in un contesto ampio e strutturabile, se non ancora strutturato. Nei giorni scorsi infatti la vicesindaca Cinzia Tartarotti lo ha illustrato ad Imer, in occasione del seminario promosso dal Gal Trentino Orientale dedicato proprio all’ospitalità diffusa. Nel corso della serata a Imer sono state presentate cinque esperienze: due nel Bellunese, una in Val di Cembra, una in Primiero e quella di Calceranica. L’inquadramento è stato proposto attraverso lo Studio di fattibilità preliminare “Sistema Alberghi Rurali - Bim Brenta”, presentato da Luca Lietti, di Agenda 21 Consulting. La ricerca, uno studio comparato su scala alpina, fornisce elementi utili per valutare l’opportunità di sostenere l’avvio di progetti pilota di ospitalità diffusa, sotto forma di start-up di impresa turistica, sul territorio del Bim del Brenta. La mappatura ha riguardato l’individuazione di un inventario di hot spot turistici che caratterizzano il territorio in termini di attrattività turistica e capitale territoriale necessario allo sviluppo dell’offerta di turismo rurale. Alla luce delle esperienze mappate nell’area alpina centro orientale sono emerse buone pratiche di ospitalità diffusa e la definizione di indicatori che ne descrivono le caratteristiche specifiche.
La vicesindaca Tartarotti ha ricordato le premesse principali del progetto steso da Cbs Community Building Solutions di Trento per Calceranica: un rilevante patrimonio immobiliare sottoutilizzato (circa 600 alloggi, dei quali circa il 50% di residenti) e una consolidata vocazione turistica del territorio (con un’estate da record nel 2017). I sopralluoghi e la stesura delle schede tecniche per partire con le ristrutturazioni laddove necessarie, negli alloggi per i quali i proprietari si sono dichiarati interessati, sono iniziati. Si spera di partire in primavera. «La differenza rispetto ad altre situazioni è che noi stiamo avviando un progetto concreto», precisa il sindaco Cristian Uez. I 10 mila euro di investimento iniziale stanziati dal Comune, per la consulenza di Cbs - auspica il primo cittadino - dovranno stimolare l’iniziativa privata, anche sfruttando i contributi per le ristrutturazioni nei centri storici stanziati dalla Provincia con la legge finanziaria. L’adunata degli alpini in maggio potrebbe già essere una cartina al tornasole. Il se è dovuto: accadrà «se i primi appartamenti saranno pronti e resi disponibili sul mercato grazie a Cbs». In prospettiva, come è stato spiegato nelle serate di presentazione, in paese arriverebbero più pernottamenti (oggi siamo al tutto esaurito), creando posti di lavoro magari per i giovani, e forse anche una cooperativa di comunità o una piccola società collettiva locale.
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