A Baselga di Piné rubinetti chiusi da sera fino a mattina 

Tubi dell’acquedotto ghiacciati: case senz’acqua dalle 21.30  alle 5.30. Vasconi di raccolta riforniti dai pompieri volontari


di Giannamaria Sanna


BASELGA DI PINÉ. Nel Comune di Baselga di Piné, con ordinanza del sindaco del 5 marzo, viene interrotta l’erogazione dell’acqua potabile su tutto il territorio di Baselga di Piné, dalle 21,30 alle 5,30 e l’ordine assoluto del divieto di usare l’acqua potabile per usi non direttamente domestico/potabili. Raccomanda a tutta la popolazione l’autolimitazione responsabile dell’uso delle risorse idriche considerate le persistenti sfavorevoli condizioni meteo che, con gli abbassamenti notturni delle temperature hanno causato forti gelate alle sorgenti, e conseguente riduzione della portata degli acquedotti comunali. Le prese più importanti, situate in alta montagna, si sono trovate a temperature di -20 /25 gradi, e quindi avvolte dal ghiaccio.

Negli anni le prese e il terreno che le circondano avevano subito un forte degrado, con franamento e rottura delle protezioni, già oggetto di una prima manutenzione, come un importante intervento di sostituzione delle condotte è stato fatto lo scorso anno: una spesa di 460.000,00 euro per la parte Brusago - Centrale. Un’emergenza è stata affrontata anche con la sostituzione e messa in sicurezza dell’acquedotto presso la località Lido che aveva privato dell’acqua alcune abitazioni. Ora, secondo quanto osservato in consiglio comunale, è importante programmare la sostituzione di tubi vecchi di oltre quarant’anni, dei vasconi e dalle vasche che portano alle singole abitazioni, e solo parzialmente sostituite come con il rifacimento di via Battisti.

L’ordinanza per diverse famiglie comporta dei disagi notevoli. Soprattutto dove ci sono bimbi piccoli o persone anziane dove, anche, nelle ore notturne l’acqua è necessaria. In appartamenti abbastanza ampi e provvisti di vasca da bagno la provvista per la notte può essere facile da predisporre. Quando la superficie è piuttosto ridotta e al posto della vasca c’è solo una doccia, sono i secchi, le bacinelle, le pentole che vengono utilizzate per raccogliere ogni sera l’acqua necessaria per le emergenze notturne. Anche per quegli atleti che durante la stagione invernale proseguono i loro allenamenti serali, l’interruzione dell’acqua comporta un piccolo disagio, con riduzione dell’attività sportiva o il ritorno alle spugnature invece della più pratica doccia. Nella casa di riposo Villa Alpina, invece, afferma la direttrice Kati Espen, «non ci sono stati disagi. Siamo stati avvisati in tempo utile per organizzarci con delle scorte necessarie per le emergenze, che per fortuna questa notte non ci sono state». Chi vede intensificato il proprio lavoro sono i vigili del fuoco volontari che fino a notte fonda devono provvedere al rifornimento, con le autobotti, dei vasconi di raccolta.













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