Orso, la famiglia di Andrea Papi denuncerà la Provincia e lo Stato
Pronta una causa per avere reintrodotto gli orsi in Trentino (foto Ansa)
LA MADRE. «Hanno voluto il morto. Mio figlio. Saranno gli avvocati a parlare al posto nostro»
L'ORDINANZA. L'orso sarà abbattuto assieme ad altri tre esemplari. Ridurre la popolazione da 100 a 50
L'AUTOPSIA. "E' stato l'orso. La vittima era viva al momento dell’aggressione"
I SINDACI. Per i funerali di Papi lutto nei 13 Comuni della Val di Sole
TRENTO. Come preannunciato al Nuovo Trentino, la famiglia di Andrea Papi, il runner di 26 anni morto a causa dell'aggressione da parte di un orso nei boschi sopra Caldes, ha annunciato l'intenzione di denunciare la Provincia autonoma di Trento e lo Stato per aver reintrodotto gli orsi in Trentino. Lo afferma la madre del giovane informando che la famiglia si è già affidata a dei legali.
L'intenzione è contestare le modalità con cui è stato messo in campo il progetto Life Ursus, senza un referendum consultivo tra la popolazione della zona.
Il giorno dopo la tragedia, Franca Ghirardoni, la madre del giovane, aveva affermato: «Adesso c’è poco da dire. O almeno, abbiamo poco da dire qui noi: saranno gli avvocati a parlare al posto nostro. Perché una cosa è chiara: nessuno ci ha vietato di andare nel bosco». E se dopo tante rassicurazioni un ragazzo che va a camminare sulla montagna sopra casa viene ucciso da un orso - è il ragionamento della famiglia - forse qualcuno delle responsabilità se le dovrà assumere.