Orsi, gli animalisti insistono: “No alla cattura di F36”
Dopo il rigetto da parte del Consiglio di Stato della richiesta di sospensione della cattura, Enpa, Leidaa e Oipa impugnano il nuovo decreto di cattura: “Recluderla al Casteller significa condannare a morte il suo piccolo”
IL CASO Consiglio di Stato, rigettato il ricorso contro la cattura dell’orsa F36
ANIMALI Enpa, diffida a Fugatti per la liberazione dell'orsetto M89
TRENTO. Enpa, Leidaa e Oipa hanno annunciato di voler impugnare davanti al TAR di Trento il nuovo decreto del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ordina la cattura dell’orsa F36.
“Rinchiudere mamma orsa nella struttura del Casteller, come vorrebbe Fugatti – affermano – significa condannare a morte il suo cucciolo. Il piccolo, che ha pochi mesi di vita, è ancora dipendente dalla madre: senza le sue cure non sarebbe assolutamente in grado di sopravvivere in natura”.
"Visto che Fugatti non è ancora riuscito ad ottenere il via libera all’uccisione di un orso, cerca di ottenere quello stesso risultato per via indiretta, privando un povero cucciolo del sostegno e del supporto della sua mamma, senza i quali è spacciato” aggiungono le tre organizzazioni animaliste.
“Quanto più il presidente della PAT intende continuare nella sua sconsiderata politica persecutoria contro orsi e lupi, tanto maggiore è la nostra determinazione nel contrastarla in tutte le sedi opportune” concludono Enpa, Leidaa e Oipa.