Viaggio virtuale nelle celle ipogee
Predaia, ecco il “Golden Theatre” di Melinda, che ospita un sorprendente percorso multimediale
PREDAIA. Cerimonia da grande evento ieri a MondoMelinda, a SEgno, per il taglio del nastro del Golden Theatre, spazio multimediale in cui è possibile immergersi virtualmente nell’universo sotterraneo delle celle ipogee scavate nella Dolomia, unica esperienza al mondo (finora) di conservazione delle mele sottoterra. Di forma quadrata, 5 metri per lato e ricoperto da una lamiera color oro, il Theatre ospita un percorso multimediale in cui turisti e residenti potranno guardare video in 3D e 4D, in attesa che le gallerie siano aperte al pubblico nel 2019.
Il “Golden Theater” è situato nel giardino antistante MondoMelinda e vi entrano gruppi di 15 – 20 persone alla volta. Le immagini che scorrono veloci sotto i piedi e sulle tre pareti danno un effetto che definir sorprendente è poco. Si tratta infatti di un viaggio veloce e realistico lungo i 15 chilometri di gallerie del Riomaggiore scavate nella roccia di Torra, incontrando falde ricche di acqua e passando quindi sotto la valle con le radici dei meleti che sembrano piovere dall’alto in un intreccio che poi fa emergere il visitatore dal sottosuolo e lo porta in un visione tridimensionale della valle di Non.
Una novità tecnologica che il consorzio Melinda propone alla valle ed al Trentino dimostrando ancora una volta di essere all’avanguardia nel saper cogliere e promuovere emozioni nel visitatore e quindi nel consumatore delle mele nonese.
«Il sistema di conservazione in ipogeo, come ogni novità, ha vissuto e vive vicissitudini, ma è comunque un’anticipazione di futuro» - ha detto facendo gli onori di casa il presidente di Melinda, Michele Odorizzi. Un’intuizione che poggia su quattro parole chiave: sostenibilità energetica, rispetto e risparmio del territorio, turismo e agricoltura.
Di “stile Melinda” ha parlato Paolo Gerevini, direttore generale del Consorzio, un concetto dove stile significa differenziarsi rispetto alla normalità: ed è proprio quello che sicuramente da tempo distingue Melinda dagli altri marchi. L’intuizione del Golden Theatre si deve in particolare al responsabile della comunicazione del Consorzio, Andrea Fedrizzi, che voleva uno strumento per anticipare ciò che davvero tra un anno si potrà vedere sottoterra nelle celle ipogee. «Era ed è importante anticiparne l’emozione e questo traguardo credo sia stato centrato» - ha concluso Fedrizzi raccogliendo i complementi di quanti, appunto a piccoli gruppi, hanno potuto fare il viaggio virtuale nel mondo sotterraneo delle mele.
L’idea oltre che dare uno spaccato di un futuro ormai prossimo, costituisce anche un’innegabile strumento di promozione del territorio noneso, dunque di turismo, e sancisce di fatto – come ha certificato il presidente dell’Apt di valle Andrea Paternoster, l’efficacia della promozione dell’abbinamento mele e turismo. «Parole che nel 2014, quando è nata l’Apt, era addirittura vietato pronunciare insieme”. Dopo il saluto dell’assessore Massimo Zadra per il Comune di Predaia e del presidente valligiano Silvano Dominici, il tocco scientifico dell’operazione è stato dato dal rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini, che ha ribadito l’interesse crescente dell’ateneo verso il mondo agricolo e la produzione agrolimentare trentina di alta qualità. Le conclusioni sono state dell’assessore provinciale all’agricoltura Dallapiccola (presente anche il vicepresidente del consiglio regionale Lorenzo Ossanna) che ha ricordato la parabola dei talenti per certificare l’abilità di Melinda di valorizzare i vari aiuti e contributi che arrivano dal pubblico, finalizzando al massimo. Un’abilità non da tutti, ha concluso Dallapiccola in un discorso che è apparso di congedo dalla frutticoltura nonesa. (g.e.)