Trentina la prima paziente in Italia con retina artificiale
Raffaella Pangrazzi, 50 anni di Malè, è stata operata a Milano; ora attende l’accensione del chip
TRENTO. Per la prima volta in Italia, presso l’Unità di Oculistica dell’Ospedale San Raffaele di Milano, è stato eseguito l’impianto di una protesi sottoretinica – un vero e proprio modello di retina artificiale – in una donna non vedente.
Il delicatissimo intervento, durato 11 ore, è stato condotto da un’équipe di specialisti in chirurgia vitreoretinica e oftalmoplastica dell’Unità di Oculistica, diretta dal professor Francesco Maria Bandello. La paziente, una cinquantenne della Val di Sole, sta bene ed è stata dimessa dall’ospedale.
Si chiama Raffaella Pangrazzi e, dopo l’operazione dello scorso gennaio, è tornata nella sua casa di Malè. La donna ora attende l’accensione del microchip - prevista per fine febbraio - che stimolerà gradualmente la retina, consentendole, qualora tutto dovesse andare al meglio, di reimparare a vedere seppure in maniera parziale.
Attualmente il nuovo modello di protesi sottoretinica della signora trentina è stato impiantato solo in pochissimi pazienti ed esclusivamente in due centri europei.