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Stasera gli attestati agli addetti all’uso dei defibrillatori

CLES. Stasera alle 20.30 nella sala Borghesi Bertolla si tiene la cerimonia di consegna degli attestati di addetti all’uso dei defibrillatori organizzata dalla Comunità di valle. L’ente due anni fa...



CLES. Stasera alle 20.30 nella sala Borghesi Bertolla si tiene la cerimonia di consegna degli attestati di addetti all’uso dei defibrillatori organizzata dalla Comunità di valle. L’ente due anni fa aveva acquistato 20 defibrillatori semi automatici mettendoli a disposizione di società sportive e da allora continua l’impegno nel sostenere la formazione sull’uso di questi apparati salvavita come prevede la normativa nazionale. Una formazione continua dunque resa possibile dalla collaborazione del Corpo Volontari Valle di Non di Cles, ente accreditato alla realizzazione di iniziative formative in ambito dell’emergenza, e dalla disponibilità di istruttori provinciali ed docenti esperti operanti nel sistema dell’emergenza. Nel 2018 il corso di formazione nel rispetto della normativa provinciale ha permesso di assolvere all’obbligo di aggiornamento continuo ben 135 persone che operano all’interno di società sportive nonese.

«In questo modo la Comunità di valle intende rispondere ad una esigenza di triplice valore: sanitaria legislativa e di sicurezza, ma anche un riconoscimento dell’importanza sociale educativa che le associazioni sportive assolvono nel loro lavoro quotidiano nei confronti della collettività», spiega l’assessora valligiana alle Politiche sociale e del Lavoro, Carmen Noldin, che ha promosso l’iniziativa. La serata prevede un momento informativo in cui si potrà approfondire temi inerenti la salute nello sport con la presenza degli esperti Paola Bertotti, psicologa dello sport, e i medici Mario Cavana e Alberto Cucino dell’Unità operativa Anestesia/Rianimazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento. «Siamo molto soddisfatti - afferma l’ancora Noldin - per aver raggiunto l’obiettivo non solo di dotare le associazioni sportive di defibrillatore, ma soprattutto per aver formato e creato una rete di persone e una cultura del primo soccorso. In situazioni di emergenza il primo tassello della filiera dell’assistenza siamo noi cittadini: più siamo capaci, più siamo formati, più sicuro sarà il nostro territorio». (g.e.)













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