Soci Melinda in assemblea per scegliere il presidente
Cles, secondo le voci l’uscente Michele Odorizzi sarebbe di nuovo il favorito Ma non tutta la base è d’accordo, anche se «alla fine non cambia mai nulla»
CLES. Nel tardo pomeriggio di oggi si riunisce l’assemblea dei soci di Melinda, che deciderà, tra l’altro, chi sarà il presidente per i prossimi tre anni. Un momento importante dunque per la vita del Consorzio che si appresta ad affrontare nuove sfide in un momento di profonda e rapida evoluzione del mercato per le nuove varietà e tecniche di produzione e per le attese dei consumatori.
Per questo nelle ultime settimane tra la base dei soci che fanno capo alle 16 cooperative di Melinda si è sviluppato un dibattito sulle linee del Consorzio, dibattito che, come è ovvio, si è concentrato anche sulla figura del presidente, carica per la quale a quanto pare è di nuovo in corsa l’uscente Michele Odorizzi, in sella da oltre un decennio. «C’erano voci di cambiamento molto sentite dai soci che sono emerse con chiarezza nelle varie assemblee, ma a quanto si sente vociferare non succederà nulla, perché tutte le alternative allo statu quo vengono bruciate sul nascere nel nome della stabilità a parole. Il solito copione in cui si fa finta di rinnovare, però non cambia mai nulla» - afferma un battagliero socio che si proclama portatore di una sensazione diffusa nella base sociale.
Ad eleggere il presidente di Melinda sono i soci e, trattandosi di cooperativa di secondo grado, in assemblea siedono i 16 presidenti della cooperative che formano la base sociale del consorzio del bollino blu. Dunque un’elezione indiretta dove – è sempre il socio a parlare- è facile si compiano compromessi e cambi di orientamento all’ultimo momento. Anche perché non è solo in gioco la guida di Melinda – che pure da sola rappresenta una buona percentuale del PIL della valle di Non - ma anche tutta una serie di cariche ed incarichi “a cascata” in società, consorzi e partecipazioni varie con tutte le conseguenze, e benefici, del caso. Qualcosa peraltro negli ultimi mesi è pure cambiato nell’establishment del Consorzio con l’abbandono di alcune figure dirigenziali tra cui il responsabile commerciale Federico Barbi, passato, ad inizio campagna di raccolta, ad un grande gruppo emiliano che opera nell’ortofrutta.