Performance dei liceali sui muri contro la libertà 

Sette eventi. Inaugurato ieri “1989-2019: Berlino Cles, una storia tante storie”, ciclo che  commemora la fine della guerra fredda. Dopo lo spettacolo, la conferenza di Davide Brullo


Giacomo Eccher


Cles. Con una performance della classe quarta del Liceo Classico Russell è stato inaugurato il programma “1989 – 2019: Berlino Cles, una storia tante storie”, serie di sette eventi da qui al 12 dicembre per ricordare i 30 anni dalla caduta del muro di Berlino. Un ciclo ragionato di eventi di notevole spessore culturale che spaziano dalle rappresentazioni teatrali alla musica, dalla proiezione di film alle conferenze tematiche promosso dal Comune in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Perché, l’associazione Sguardi, la Pro Cultura Centro Studi Nonesi, la Scuola musicale Eccher, la Biblioteca e appunto il Liceo Russell.

La caduta di un simbolo

«Un progetto articolato perché vasta ed articolata è stata la percezione, e quindi gli effetti, attorno alla caduta del celeberrimo muro che per decenni ha simboleggiato la guerra fredda e la profonda divisione non solo fisica ma anche culturale e di ideali tra le due Europe» - detto l’assessore comunale alla cultura, Vito Apuzzo. L’assessore è intervenuto dopo che in piazza municipio gli studenti del Russell hanno dato vita ad un breve spettacolo con una simbologia tra la caduta del muro trent’anni fa ed i nuovi muri che si innalzano anche oggi nell’Europa e nel mondo limitando quello che è il bene più prezioso, la libertà.

Il programma ieri è proseguito la sera, sempre a Palazzo Assessorile, con la conferenza “Berlino 1989. Il Muro è caduto davvero?”, a cura di Davide Brullo, giornalista che conosce bene la capitale tedesca e che soggiorna frequentemente a Cles.

Nuovi scenari

Il muro, che circondava Berlino Ovest, entità amministrata dalle potenze dell’Occidente libero Usa, Francia e Gran Bretagna, ha diviso la città per ben 38 anni dal 13 agosto 1961 al 9 novembre 1989 giorno in cui il governo comunista della Ddr si vide costretto ad aprire le frontiere con la Repubblica Federale di Germania. Una vicenda emblematica che ha messo fine alla guerra fredda ma che ha anche aperto scenari e problematiche che a trent’anni sono lungi dall’essere risolti e dall'aver pienamente colto il significato ideale che si respirava a Berlino ed in tutta Europa in quelle giornate. In questi giorni, fino a metà dicembre, per chi vuol saperne di più su questa pagina di storia d'Europa presso la biblioteca comunale sono a disposizione una serie di volumi di vario taglio ed epoca oltre ad a 13 tra fila e documentari compreso il più recente “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg (2015) con Tom Hanks) e altrettanti DVD musicali che danno l’idea, nelle varie arti rappresentative, di quello che è stato per l’Europa il muro e che cosa ha significano (o non significato) il suo abbattimento.













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