«In causa contro il bar Giordy solo per poter vivere sereni»

Cles. «Non vogliamo far chiudere il bar Giordy, semplicemente chiediamo che vengano controllati i rumori che provengono da un locale la cui terrazza aperta al pubblico fino a tarda sera è a due metri...



Cles. «Non vogliamo far chiudere il bar Giordy, semplicemente chiediamo che vengano controllati i rumori che provengono da un locale la cui terrazza aperta al pubblico fino a tarda sera è a due metri dalla nostra abitazione».

Rispondono così, con un intervento sollecitato anche dal loro legale, i vicini di casa del bar pub di Cles di cui si è occupato ieri il Trentino per il record di contravvenzioni e la chiusura di cinque giorni disposta dalle autorità per mancato rispetto delle norme Covid. Ma non per i rumori, che invece a quanto pare sono la vera causa delle ripetute rimostranze dei vicini. «Infatti è così, abbiamo in corso una vertenza aperta in tribunale con il signor Vender per troppi rumori, ma non c’è nessuna preclusione personale nei suoi confronti né tantomeno una volontà persecutoria contro la sua attività. Semplicemente vogliamo tutelare il nostro diritto di poter vivere con serenità in casa nostra senza dover sobbalzare di continuo per gli schiamazzi ed i rumori molesti che ci rendono la vita insopportabile fino a tarda notte» - afferma il vicino che preferisce non declinare pubblicamente le sue generalità.

La causa che è attivata in tribunale è per presunto inquinamento acustico e seguirà il suo corso. Da parte sua il titolare del bar, Francesco Vender, ribadisce invece la legittimità del suo comportamento e la correttezza dell’attività svolta che rispetta – afferma - tutti i parametri previsti dai regolamenti comunali per lo svolgimento del servizio, parametri che sono stati controllati e verificati a ripetizione proprio su istanza dei vicini che si lamentano. Il venerdì, in particolare, ha una licenza da bar pub con dj fino all’una di notte, invece chiude alle 22. Sempre troppo per i vicini, che non demordono. G.E.













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