I complimenti di Fugatti a Bresimo
Giunta provinciale ieri nel piccolo comune noneso colpito duramente a fine ottobre dal maltempo: «Comunità che resiste»
BRESIMO. Tappa a Bresimo ieri per le riunioni della giunta provinciale nei territori più colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo dello scorso ottobre: ieri dunque Fugatti e i suoi assessori sono saliti nel comune noneso di circa 250 abitanti, nel cuore della catena delle Maddalene, che comprende le frazioni di Baselga, Bevia, Fontana e Fontana Nuova. La seduta è iniziata poco dopo le 9 con i saluti del sindaco Mara Dalla Torre, assieme al vicesindaco Iva Dalla Torre e all’assessore Nicola Arnoldi. «Anche noi abbiamo subito danni ingenti a causa del maltempo - ha detto il sindaco - per il vento, ma anche per l’esondazione del torrente Barnes a causa di una frana, che ne ha modificato il letto originale. Per Bresimo è stato l’evento più disastroso dopo l’incendio del 1954. Abbiamo gestito comunque la situazione abbastanza bene, anche con l’aiuto della Protezione civile e del Servizio bacini montani della Provincia. Non ci sono state fortunatamente persone ferite, sono state evacuate solo alcune persone per precauzione. È stata inoltre danneggiata la centrale idroelettrica, che avevamo realizzato nel 2014, praticamente a tempo di record, dopo anni di discussione. Ma anche la sua rimessa in funzione è stata velocissima: lavorando senza sosta, siamo riusciti a ripristinarla in 3 settimane».
Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha ringraziato il Comune per l’ospitalità: «Sappiamo che questo è stato uno dei comuni della Valle di Non più colpiti dal maltempo dello scorso ottobre e siamo venuti a portare la vicinanza delle istituzioni ad una comunità di montagna che resiste. Siamo peraltro felici di toccare con mano una esperienza molto viva e attiva, nonostante la distanza dai principali centri urbani». «È importante essere qui per testimoniare il nostro impegno in favore della montagna - ha detto a sua volta il vicepresidente e assessore all'urbanistica Mario Tonina - esempi come questo di Bresimo dovranno essere portati all’interno dei previsti Stati generali della montagna con gli enti locali, perché testimoniano del fatto che le comunità montane possono avere successo nell'arrestare i processi di spopolamento, ma ovviamente per farlo devono mantenere dei servizi sul territorio, come i negozi multiservizio, gli sportelli postali o bancari e così via. Noi ci impegneremo a sostenerli, anche perché un territorio abitato rappresenta un presidio sul versante ambientale». «Qui mi sento un po' a casa - ha detto a sua volta l'assessore all'agricoltura, la nonesa Giulia Zanotelli - qui ci sono realtà importanti, che funzionano, come le malghe. Un giovane allevatore, di 19 anni, ha fatto anche recentemente un investimento importante sul futuro di un'attività che ha un forte legame con la tradizione. Il nostro impegno sarà quello di tutelare e rilanciare quelle politiche che contrastano con lo spopolamento dei territori e fanno si che chi vive in montagna possa continuare a farlo, nell'interesse di tutti».
La giunta provinciale ha anche visitato la sede locale della Famiglia cooperativa, che si configura come un negozio multi servizio, dove i clienti possono trovare, oltre ai generi alimentari di cui hanno bisogno, anche giornali e altri servizi. A Bresimo vi è inoltre una sede della Cassa rurale e sta per arrivare anche uno sportello Postepay, per supplire alla mancanza di uno sportello bancomat (proprio ieri pomeriggio c’è stato un incontro con le autorità comunali per dare concretezza a questo progetto). Nel territorio comunale è presente infine una sorgente ferruginosa, già sfruttata in passato per la cura della psoriasi e che potrebbe fungere ancora come un richiamo anche turistico.