I bambini in Kenya cantano per i volontari trentini
Val di non. Ogni tanto succede che i ruoli si invertano. Succede che chi ha ricevuto aiuto, sostegno e un abbraccio di conforto, sia poi capace di restituire forza e infondere speranza in una sorta...
Val di non. Ogni tanto succede che i ruoli si invertano. Succede che chi ha ricevuto aiuto, sostegno e un abbraccio di conforto, sia poi capace di restituire forza e infondere speranza in una sorta di “solidarietà internazionale al contrario”. È il caso, ad esempio, dei bambini dell’orfanotrofio “Shalom Home” in Kenya, che hanno trovato in Melamango e in tanti volontari trentini una mano tesa, pronta ad aiutarli. La stessa mano che oggi ha bisogno di calore e di sapere che davvero “andrà tutto bene”.
Ecco quindi che direttamente dal Kenya sono arrivati in questi giorni (e continuano a giungere quotidianamente) le preghiere dei bambini orfani attraverso dei videomessaggi ricchi d’amore, di fede e di speranza.
«Carissimi amici di Shalom Home, oggi per tutto il giorno vi abbiamo pensati e abbiamo pregato per voi – si sente dire da padre Francis Gaciata in uno dei video pubblicati sulla pagina Facebook di Melamango –. Sappiamo che state vivendo un momento di difficoltà e preghiamo perché la situazione si risolva a breve. Con i bambini abbiamo preparato una canzone per darvi coraggio: vedrete che andrà tutto bene».
Partono quindi le note della chitarra e le voci in coro di queste ragazze e di questi ragazzi dagli occhi vispi e pieni d’affetto: “In quella bella Italia la pace tornerà… Shalom ti dà il suo cuore, Shalom ti dà l’amor!”. Parole semplici, ma capaci di toccare nel profondo. Parole che hanno emozionato non solo i tanti volontari di Melamango della Val di Non, della Val di Sole, della Val di Fassa e di un po’ tutto il Trentino.
«Abbiamo apprezzato molto la solidarietà manifestata dai bambini di Shalom Home – commenta Giuliana Cova, presidente di Melamango –. Questo ci gratifica degli sforzi che facciamo per sostenerli. Fa piacere vedere la loro sensibilità nei nostri confronti. Hanno una grande fede, credono molto e pregano tutti i giorni per noi con convinzione. Padre Francis è un trascinatore in questo, così come nel trasmettere l’importanza della formazione». E i risultati lo dimostrano: ancora una volta la terza media di Shalom Home si è posizionata al primo posto tra i 27 istituti del distretto all’esame di stato (tipo il nostro Invalsi), mentre all’esame di maturità, al quale partecipavano per la prima volta, i ragazzi di Shalom si sono piazzati al quarto posto su 15 istituti. «Gli sforzi compiuti per garantire una formazione di qualità stanno dando i frutti sperati – rivela Cova –. Il merito è in primis di padre Francis, degli insegnanti e di tutti i donatori che credono in questo progetto».
Ma Shalom Home non è solo scuola. È anche una bellissima fattoria, dedicata a Davide Chini, che sta prendendo vita e che contribuirà all’autosostentamento dell’orfanotrofio. Come minimo, non si dovrà acquistare il latte. La costruzione è quasi ultimata. «Ci tengo a ringraziare la famiglia e i tanti amici di Davide – conclude la presidente –. È un progetto sostenuto da tutto il Trentino».
Per quanto riguarda il Coronavirus, infine, in Kenya ci sono 25-30 casi a Nairobi. Il governo ha emanato obblighi di chiusura delle contee (le nostre regioni). «Speriamo che col caldo il virus abbia più difficoltà a diffondersi e che il contagio sia contenuto» sono le parole di Giuliana Cova. E che presto la situazione faccia rientro alla normalità. Per continuare a stringersi da lontano, e tornare a farlo anche da vicino. F.B.