Forzano il posto di blocco alla Rocchetta: inseguiti e fermati con attrezzi da scasso
Due cittadini albanesi denunciati dai carabinieri. Vigilanza con più di dieci pattuglie ogni giorno per i militari dell’Arma
CLES. I carabinieri della Compagnia di Cles, già dal mese di luglio, hanno intensificato i servizi di controllo del territorio in Val di Non, soprattutto nell’arco serale e notturno, con particolare riguardo a tutte le frazioni dei Comuni di Predaia, Ville d’Anaunia, Contà, Denno, Campodenno, Ton e Sporminore, per vigilare sui centri abitati e, anche, sulle abitazioni più isolate. L’impiego giornaliero di pattuglie, dedicate alla bassa valle ed alle numerose frazioni della zona, ha subito sortito effetti rassicuranti, oltre che un azzeramento dei reati contro il patrimonio, in particolare i furti in abitazione; infatti, già a partire dal tardo pomeriggio e fino a notte inoltrata, sono state messe in campo mediamente 10 pattuglie al giorno, oltre a più auto civetta con personale in abiti civili, che hanno costantemente perlustrato le aree più a rischio, controllando auto e persone sospette mentre si aggiravano di notte tra le case delle frazioni, riscuotendo il consenso degli abitanti che si sono certamente sentiti più sicuri.
Contemporaneamente, sono stati predisposti in più notti mirati posti di controllo e di blocco negli incroci nevralgici; uno di questi è proprio “la Rocchetta”, che, attraverso la Strada Statale 43, consente di accedere dalla Piana Rotaliana alla Val di Non. È proprio qui che la notte di venerdì scorso un’autovettura di grossa cilindrata, nello specifico una BMW berlina, ha forzato un posto di blocco dei carabinieri, allestito con l’impiego di una gazzella del Nucleo Radiomobile di Cles ed una pattuglia di una Stazione della Compagnia di Cles. Non fermatosi all’alt, il conducente del veicolo, con un passeggero a bordo, è scappato sfrecciando sulla SS 43 in direzione di Denno, facendo perdere le proprie tracce alle pattuglie postesi all’inseguimento.
Per cercare i fuggitivi, i militari hanno subito messo in campo 12 pattuglie, riuscendo dopo un paio d’ore a rintracciare l’auto, nascosta in località Maso Milano. Nel contempo, sono stati controllati e denunciati due cittadini di origine albanese, un 23enne ed un 34enne, che, trovati nelle adiacenze della berlina e perquisiti, sono stati trovati in possesso di arnesi da scasso, in particolare due piedi di porco ed alcuni cacciavite. Per loro è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Trento, a cui dovranno dare conto dei fatti accaduti.
Le attenzioni dell’Arma, al fine di contrastare i reati predatori, proseguiranno incessantemente anche nel mese di agosto, garantendo, anche negli orari notturni, la massima proiezione esterna e la sicurezza degli abitanti che vivono nelle frazioni delle valli del Noce.