Barriere e termoscanner negli stabilimenti Melinda
La “fase due” in Val di Non. La settimana scorsa ha riaperto il centro visitatori a Segno Tutti i dipendenti sono dotati di mascherine e guanti e lavorano in piccoli gruppi su più turni
Val di non. Con la fase due delle ordinanze legate a Codid-19 riprende l’attività di vendita diretta delle mele e Mondo Melinda a Segno di Predaia ha riaperto già da alcuni giorni con tutti i sistemi, i dispositivi e i parametri di sicurezza per tutelare la salute di dipendenti, soci e collaboratori e per garantire così la puntualità della fornitura di mele a tutti i clienti. Rimane chiuso invece il Golden Theatre sempre a Mondo Melinda e non sono consentite le visite guidate ai centri di lavorazione, in attesa delle disposizioni che verranno adottate per le riaperture in vista del ritorno, ancora non si sa esattamente quando, alla normalità.
Quanto al resto, il Consorzio Melinda in questi mesi non ha mai fermato l’attività applicando semplici regole ma efficaci, come l’annullamento di riunioni allargate e l’impiego in alcuni casi della modalità del telelavoro, oltre a inibire l’ingresso alla sede del Consorzio ed alle cooperative da parte di fornitori, consulenti, trasportatori ed ogni altro personale esterno. Sono state azzerate inoltre le visite dei commerciali ai clienti e buyer, con l’utilizzo di video chiamate e presenze alternate sul posto di lavoro.
Nelle sale di produzione i lavoratori sono sempre dotati di mascherine e guanti e accedono agli stabilimenti in più turni; vengono mantenuti in piccoli gruppi sulle linee di lavorazione, mentre sulla linea di confezionamento sono state posizionate delle barriere mobili che separano fisicamente gli operatori l'uno dall'altro. Sono stati inoltre installati in questi ultimi giorni dei termoscanner in modo da poter monitorare la temperatura corporea di chiunque acceda alle sale di lavorazione ed agli uffici, garantendo così un ulteriore controllo.
In merito al rischio di contagio, è stata attivata, con effetto immediato al 31 dicembre, una copertura assicurativa straordinaria a favore di tutti i dipendenti - Apot, Melinda e La Trentina – con l’obiettivo di tutelare ulteriormente il personale.
Il centro visitatori MondoMelinda infine è stato riaperto solo la scorsa settimana prevedendo l’entrata delle persone dilazionata e seguendo tutte le norme di sicurezza previste per i punti vendita di alimentari. “Il problema del Coronavirus impatta su ognuno di noi, a qualsiasi livello e ruolo – sottolinea Michele Odorizzi, presidente Melinda - per cui è d’obbligo da parte nostra mantenere attivo un costante monitoraggio della situazione, locale e nazionale, qualora si rendano necessarie ulteriori azioni di contenimento. Siamo consapevoli di essere il punto di riferimento di 4.000 famiglie e pertanto siamo chiamati a trovare le soluzioni migliori per continuare a proseguire con la nostra attività salvaguardando la salute di ogni socio e collaboratore per il bene di tutta la collettività”.
“Stiamo entrando in quella che è una seconda fase dell’emergenza sanitaria che ha coinvolto non solo la nostra realtà consortile ed il nostro territorio, ma l’intero Paese, l’Europa e il mondo intero - conclude Paolo Gerevini, direttore generale di Melinda -. Posso contare su una squadra di collaboratori che stanno dimostrando senso del dovere nell’affrontare questo difficile momento, tutti i reparti interagiscono al meglio rispondendo positivamente, uniti e solidali. Continuiamo il nostro cammino come fatto sino ad ora con determinazione e positività compiendo ogni giorno un piccolo gesto nei confronti del nostro Paese. Sono certo che #insiemecelafaremo”.
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