Accessibilità e sicurezza Cavareno da 10 e lode 

Dopo il monitoraggio della coop Gsh, il Comune può essere preso ad esempio Il vicesindaco Zini: «Abbiamo lavorato molto sulla viabilità e sulla sostenibilità»



CAVARENO. Nuova tappa del progetto “Una valle accessibile a tutti” che la coop Gsh di Cles ha avviato da alcuni anni per rendere più vivibili i nostri paesi anche alle persone con disabilità. La mappatura stavolta interessa Cavareno e il monitoraggio, svolto da utenti, volontari ed educatori del centro occupazionale “Arcobaleno” di Romeno è riassunto nel report fotografico che ieri, in una serata pubblica nella sala riunioni della Cassa Rurale, è stato ufficialmente consegnato all’amministrazione comunale. Con un sostanziale attestato di promozione.

Il progetto “Una Valle accessibile a tutti”, - spiegano a Gsh - è nato dalla consapevolezza che spesso ci troviamo di fronte a barriere che non verrebbero considerate tali se non si vive direttamente una situazione di svantaggio. «Per molte persone anche le azioni più semplici, come salire su un marciapiede o accedere ad un edificio possono essere impossibili. Inoltre va sottolineato che le barriere architettoniche non si riferiscono solo ai portatori d’handicap ma anche a persone anziane, a mamme con passeggini e carrozzine: il concetto di accessibilità deve essere inteso e applicato come concetto di sicurezza, praticità e comfort per qualsiasi cittadino». In questo senso i Comune di Cavareno può essere considerato un esempio in termini di accessibilità e sicurezza. Negli ultimi anni sono stati realizzati molteplici interventi per migliorare il territorio e renderlo a misura di tutti e il report di Gsh lo registra con puntualità.

«È vero, abbiamo lavorato parecchio sulla viabilità e sostenibilità del nostro territorio» – commenta il vicesindaco Luca Zini, che ha accompagnato i “rilevatori” di Gsh nell’abitato. E aggiunge: «Sicuramente il Comune non lavora per il Comune ma per una comunità, se tutti noi collaboriamo mettendo una parte, riusciamo ad ottenere dei risultati interessanti e notevoli. Si è studiata nel dettaglio la progettazione, in modo da ritrovare opere ben costruite e funzionali. I nostri lastricati e porticati sono stati costruiti utilizzando la tecnica “cubetti resinati”, i cubetti sono stati posizionati su un sottofondo di cemento, in modo tale che il bolognino rimarrà sempre fermo nel tempo, quindi non si creeranno più quelle buche e quei costanti impedimenti per le carrozzine. Opere che hanno sicuramente un peso economico rilevante, ma sono certamente durature nel tempo. Ringrazio la cooperativa sociale Gsh per aver invitato l’amministrazione a partecipare a questo progetto».

Oltre alle amministrazioni comunali, Gsh coinvolge sempre nella rilevazione delle barriere anche le scuole di diverso ordine e grado, per cercare di creare una cultura più attenta e responsabile, partendo dalle giovani generazioni, proponendo percorsi di conoscenza della diversabilità. E così anche a Cavareno il progetto “Diversamente abile per un’ora”, parte integrante della rilevazione delle barriere, ha fatto vivere ai ragazzi della classe V della scuola primaria l’esperienza di osservare il paese su una carrozzina e verificare direttamente le effettive difficoltà che ogni giorno la persona disabile vive.

«Gsh – spiega il presidente della Cooperativa sociale Michele Covi – testimonia il suo impegno costante sul tema delle barriere architettoniche che si traduce in un contributo all’accessibilità del territorio e alla sensibilizzazione della cittadinanza». (g.e.)

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