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Nel 2021 sono 33 trentini rinati grazie alla donazione di organi

Secondo i dati dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, lo scorso anno ci sono stati 9 trapianti di fegato, 21 trapianti di rene, 3 trapianti di cuore e 109 sono stati i donatori di tessuto



TRENTO. Soddisfazione è stata espressa dall'Assessorato alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia e dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari per i dati diffusi dal Centro nazionale trapianti che mettono il Trentino al secondo posto a livello nazionale per le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2021, all'atto dell’emissione della carta d'identità.

In base all'Indice del Dono, ovvero il rapporto realizzato dal Centro, fra le città sopra i centomila abitanti Trento è al primo posto, con un indice di 70,2/100, per le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti, mentre il Comune più generoso a livello provinciale è Cinte Tesino, con un indice di 86,1.

Proprio il 24 aprile si celebrerà la Giornata nazionale della donazione degli organi, un'iniziativa fondamentale per sensibilizzare la popolazione verso quello che rappresenta un vero e proprio atto di generosità e di amore verso il prossimo.

Sul fronte dei trapianti, secondo i dati dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, nel 2021 ci sono stati 9 trapianti di fegato, 21 trapianti di rene, 3 trapianti di cuore, per un totale di 33 persone trentine che hanno trovato risposta alla loro grave insufficienza d'organo; 109 sono stati invece i donatori di tessuto per un totale di 214 tessuti donati; tra questi 103 sono stati i donatori di cornee.

In questi due anni caratterizzati dalla pandemia è diventato più complicato il lavoro delle terapie intensive, per questo è ancora più fondamentale il consenso dei cittadini alla donazione.

In base ai dati del rapporto relativo ai consenti alla donazione, la Provincia autonoma di Trento è al secondo posto con un indice del dono di 70,22/100, pari all'81% consensi, molto al di sopra della media nazionale; tra i comuni con più di 100mila abitanti è appunto Trento ad aver ottenuto l'indice più alto con un punteggio di 70,2/100.

Complessivamente nell'ultimo anno sono stati 8.961 le trentine e i trentini maggiorenni che hanno registrato la loro volontà su un'eventuale donazione, e in 7.199 hanno dato l'assenso, pari all'80,3%, mentre l'astensione si è fermata al 36,7%. L'anno scorso il capoluogo era al terzo posto generale. Inoltre, tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti), a livello nazionale vince per il secondo anno di fila Primiero San Martino di Castrozza, con un indice di 84,4 e un tasso di consenso dell'88,9%.

Sono molteplici le modalità per dichiarare la propria volontà: aderendo alla proposta di dichiarazione fatta al momento del rinnovo della carta d’identità presso gli uffici anagrafe dei comuni trentini (ha aderito oltre il 95% dei comuni); compilando il modulo presso l’Azienda provinciale per i servizi sanitari; se favorevoli alla donazione, dichiarandolo all'Aido (Associazione Italiana Donatori di Organi, Tessuti e Cellule); scrivendo su un foglio libero la propria volontà: vanno inseriti i dati anagrafici, la data e la firma e il foglio va custodito fra i documenti personali.

È sempre possibile cambiare idea sulla donazione perché fa fede l’ultima dichiarazione rilasciata in ordine di tempo.

Il report by Mara Deimichei on Scribd













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