Marmolada, la questura: «Curiosi nella zona della tragedia, si rischia di intralciare le operazioni dei soccorritori»
Il questore vicario di Trento, Luigi Di Ruscio: "Saremo duri nei confronti di chi viola i divieti"
TRENTO. "Chiediamo alle persone di non avvicinarsi alla zona del disastro, perché, al di là della pericolosità del sito e all'inciviltà di questi comportamenti, c'è il rischio di intralciare le operazioni dei soccorritori".
Così il questore vicario di Trento, Luigi Di Ruscio, in riferimento alla presenza di curiosi che cercano di avvicinarsi all'area interessata dalla valanga sulla Marmolada. "Saremo duri nei confronti di chi viola i divieti", ha aggiunto Di Ruscio.
Intanto la Questura di Trento sta cercando conferme delle persone coinvolte nel disastro della Marmolada anche attraverso le auto lasciate la scorsa notte nei parcheggi solitamente utilizzati dagli escursionisti. Attualmente, risultano circa una decina di automobili di cui ancora non si è riusciti a individuare i proprietari.
"Si tratta di un dato molto aleatorio, perché un escursionista lascia spesso l'auto dove trova posto e poi si sposta anche di molti chilometri, fermandosi a dormire nei bivacchi. Per noi ha particolare rilievo solo se un conoscente ci comunica che non ha più notizie del proprietario dell'automobile", ha però spiegato all'Ansa il questore vicario di Trento, Luigi Di Ruscio.
A quanto specificato da Di Ruscio, oltre al personale impegnato nelle indagini, vi sono anche una decina di agenti specializzati del Centro addestramento alpino di Moena che collaborano direttamente con il Soccorso alpino.