Il ricordo

Lutto in val Gardena per la morte di Francisca, la moglie del grande produttore Giorgio Moroder

Commovente l’addio dell’artista ladino affidato a un messaggio sui social: «Adiós Guappita, amore nostro».  Francisca, 60 anni, è sempre stata al fianco di Giorgio. L’ex sindaco di Ortisei: «Andavamo in montagna assieme, via Scurcià era il loro nido»


Massimiliano Bona


ORTISEI. « Adiós Guappita, amore nostro. 1962 Pegueros Mexico - 2022 Beverly Hills USA»: queste sono le parole scelte da Giorgio Moroder - produttore discografico, compositore e disc jockey gardenese di fama mondiale – per annunciare su Twitter la morte della moglie Francisca Gutierrez, 60 anni, che gli è sempre stata accanto anche nella sua carriera artistica supportandolo in ogni sua scelta e in ogni sua tournée.

I due erano molto legati e dalla loro unione è nato un figlio, Alex.

L’ultima apparizione pubblica della coppia in val Gardena – dove i due vivevano in una villetta in via Scurcià a Ortisei ma si facevano vedere spesso in montagna e in centro con gli amici di sempre – risale al maxi-concerto in piazza Sant’Antonio, che fece registrare il tutto esaurito.

«Sapevamo - racconta l’ex primo cittadino - che Francisca era malata da tempo ma speravamo che potesse vivere ancora a lungo. Un male incurabile purtroppo l’ha portata via a Giorgio e al figlio Alex. A Ortisei è sempre venuta molto volentieri e si era fatta anche diverse amicizie, che sapeva coltivare a distanza.

Quando tornava in valle con Giorgio lo faceva anche per diversi mesi. Per loro è sempre stata una seconda Heimat. Poi, durante il Covid, è tornato solo Giorgio mentre Francisca è rimasta in patria per seguire le sue cure».

Nella mente di Ewald Moroder resteranno scolpite le numerose escursioni in quota. «Abbiamo condiviso parecchie passeggiate al rifugio Rasciesa ma anche trascorso giornate bellissime in baita al Seceda. Mia moglie Manuela era costantemente in contatto con Francisca ed è rimasta profondamente colpita dalla sua morte prematura».

Francisca Gutierrez seguiva Giorgio in tutti i suoi impegni e in tutte le sue trasferte.

«Noi amici abbiamo sempre avuto l’impressione che svolgesse al meglio una sorta di “regia” dietro le quinte in modo preciso, puntuale e professionale. In valle la ricorderemo tutti come una gran donna. Siamo molto vicini al maestro Moroder in questo momento particolarmente difficile».













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