«Lupi, se Roma non decide li catturo io»
Ultimatum del governatore Fugatti al ministro Costa: «Serve spostare subito gli animali pericolosi, le ronde non bastano»
TRENTO. La presenza, sempre più manifesta, del lupo in Trentino ed i connessi problemi di carattere sociale ed economico sono stati al centro, nel pomeriggio di ieri (22 febbraio) a Trento, della riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, presieduto dal prefetto Sandro Lombardi, alla presenza di Piero Genovesi, biologo di ISPRA, l'stituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Erano presenti anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti e l’assessore all'agricoltura Giulia Zanotelli, oltre che i sindaci di Castelfondo, Oscar Piazzi e di Vallarsa, Massimo Plazzer e Gianluca Barbacovi di Coldiretti Trento.
«Attendiamo una risposta dal Ministero dell’Ambiente quanto prima – ha detto il presidente Fugatti al termine dell’incontro – nell'auspicio che non si debba intervenire dopo un aggressione, come avvenuto per l’orso. Oggi l’ISPRA ci ha detto che non esiste il rischio zero. Questo ci preoccupa ulteriormente perché in passato ci era stato detto che il lupo non era pericoloso per la popolazione. Noi abbiamo attivato un percorso, abbiamo posto la questione della sicurezza pubblica e abbiamo portato il tema all'attenzione di tutte le Regioni del Nord. L’auspicio è che ora ci diano gli strumenti per poter intervenire, altrimenti dovremo assumerci noi la responsabilità di farlo».