Il giallo

Le angoscianti giornate del figlio di Peter e Laura: “Sono molto provato, quello che si doveva sapere si sa”

Ecco tutto quello che finora sappiamo della scomparsa della coppia. Negli scorsi giorni trovati degli indumenti nell’Adige



BOLZANO. Da dieci giorni, ormai, Benno, il figlio della coppia scomparsa dal 4 gennaio a Bolzano, vive quasi in simbiosi con i carabinieri, ha ripetuto mille volte come sono andate le cose quel lunedì sera, 4 gennaio. Orari e spostamenti, ripetuti decine di volte.

Lo ha fatto con i carabinieri e lo ha fatto con gli inviati delle varie trasmissioni televisive salite a Bolzano per raccontare di questo giallo. Con un notevole dispendio di energie emotive. Venerdì 15 gennaio, del mistero di Laura Perselli e Peter Neumair, si è parlato a lungo nella trasmissione Quarto Grado, su Rete4. 

Lo sconforto del figlio

«Devo proteggermi. Ho il domicilio con i miei genitori e sono l’ultimo che li ha visti, quindi ho dovuto rispondere a molte domande e, per quanto ho potuto, ho aiutato le forze dell’ordine, sono dovuto rimanere a casa per fornire prove olfattive al le unità cinofile. Sono molto molto provato. Quello che si doveva sapere di questa storia è trapelato. Ed è una storia incredibile che ci lascia tutti molto perplessi e senza la possibilità di fare qualche cosa. Altri dettagli relativi alla nostra famiglia sono privati e, in questo momento e in queste circostanze, non ci va proprio di condividerli, anche perché meno si dice, meglio è».

I fatti.

Tutto parte da via Castel Roncolo 22, lunedì 4 gennaio. Tutto parte dalla bella casa in cui Laura e Peter vivono, in uno delle zone più prestigiose della città. La grande villa racchiude, almeno per ora, l’unica certezza di questa vicenda: da lì, i coniugi sono usciti prima di scomparire. Sono usciti a piedi: Peter con il cellulare in tasca, Laura con il cellulare e la borsa.

Poi, che strada hanno preso? Hanno svoltato a destra e poi imboccato vicolo Sabbia, per arrivare in pochi minuti sul lungo Talvera? Lunedì hanno fatto quella strada? Cosa li ha convinti a cambiare? Oppure sono usciti e, invece di svoltare a sinistra, hanno girato a destra e si sono incamminati verso la passeggiata Sant’Osvaldo. 

Improbabile, visto che in teoria era chiusa e che, al buio, può essere davvero rischioso percorrerla, anche per qualcuno che la conosce. Laura e Peter avrebbero potuto anche incamminarsi verso il centro per poi, spostarsi chissà dove. Tre ipotesi tutte possibili, ma tutte improbabili. Semplicemente perché era notte ed era freddo.  

A meno che non sia successo qualcosa che li ha costretti ad uscire, a fare delle scelte che esulavano dalle loro abitudini. Forse, allora, non sono usciti per fare una passeggiata. Hanno lasciato il tepore della loro casa per un altro motivo che, comunque, non avrebbe dovuto portarli lontano visto che hanno deciso di allontanarsi, lasciando sia la macchina che le biciclette nella loro abitazione. 

Sono usciti a piedi, quindi? E perché? Dove sono andati? Tre domande per fare luce su gran parte del mistero. Chi conosce Laura e Peter assicura che formano una coppia solida, due persone socievoli, solari e felici. Impossibile pensare a un gesto estremo, deciso insieme. No. Escluso. Esclusa anche la fuga da una realtà che i due vivevano a pieno. Allora cos’è successo? Un incidente? Un’aggressione? Un tentativo di rapina finito male? Dove sono Laura e Peter?

Telefoni spenti

I telefoni cellulari della coppia bolzanina scomparsa nel nulla sono stati spenti (o comunque hanno cessato di funzionare) tre le 21 e le 22 di lunedì 4 gennaio, non nella prima serata come era trapelato in un primo momento. È un dato tecnico che rende ancora più misterioso e complicato il caso al vaglio dei carabinieri che anche ieri hanno intensificato le indagini e le ricerche (ieri anche coi cani). Di Laura Perselli e del marito Peter Neumair, 68 anni lei, 63 lui, continua a non esserci traccia.

Gli indumenti trovati nell’Adige

Negli scorsi giorni, in una delle ormai quotidiane battute di vigili del fuoco, forze dell’ordine e cittadini – per le ricerche si usano anche i cani molecolari e i droni – nell’Adige sono stati trovati degli indumenti. Verranno fatti vedere ai parenti della coppia scomparsa per risolvere un giallo che s’infittisce sempre di più.













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