Una barriera per difendere l’acquedotto
Terre d’adige. Servirà l’elicottero per liberare una frana che minaccia anche l’acquedotto di Zambana e Nave San Rocco. L’intervento sarà necessario all’altezza di rio Ghezzi, colpito dalla “cascata”...
Terre d’adige. Servirà l’elicottero per liberare una frana che minaccia anche l’acquedotto di Zambana e Nave San Rocco. L’intervento sarà necessario all’altezza di rio Ghezzi, colpito dalla “cascata” di fango, sassi e detriti durante il maltempo di fine ottobre e inizio novembre. Il problema è che quella zona non è affatto raggiungibile con fuoristrada o altri mezzi: lo ha certificato, a fine anno, una perizia geologica. Come fare, dunque? La giunta comunale ha approvato un progetto di Air, l’azienda intercomunale rotaliana che si occupa dell'approvvigionamento idrico. L’intervento, che costerà 14 mila euro, sarà dunque realizzato con l’elicottero che porterà in zona materiali di lavoro e mezzi per realizzare una sorta di protezione destinata al tubo dell’acquedotto, anche con la posa di tronchi di larice legati insieme dal filo di ferro. Una palizzata che farà da barriera contro il rischio di ulteriori frane. Anche perché sia Zambana sia Nave San Rocco sono serviti da un’unica sorgente: la Trementina che si trova a monte dell’abitato di Zambana vecchia e che porta molta acqua e di ottima qualità. D.E.