Manuel Degasperi vuole il record del noneso Daprai
Una gara lunga 24 ore. Il 38enne di Nave San Felice tra il 27 e il 28 aprile dovrà correre in salita sul monte di Mezzocorona per più di 32 volte e per oltre 20.600 metri di dislivello
Mezzocorona. La gara contro il cronometro durerà 24 ore, un’intera giornata: Manuel Degasperi, 38 anni, inseguirà il Guiness world record correndo sulla salita del monte di Mezzocorona. La sfida sarà la settimana prossima, dalle 10 del 27 alle 10 del 28 aprile. Sarà un derby tutto trentino, dato che il record da battere è quello del noneso Andrea Daprai: lo stabilì proprio sul monte di Mezzocorona, due anni fa. L’asticella è già alta. Daprai sfiorò i 20.600 metri di dislivello positivo, pari a 32 salite e mezza del Monte, con le discese in funivia. Per battere il record servirà un’impresa, lunga 24 ore: «Conterà la preparazione atletica, ma non solo: la vera differenza la farà la mente», spiega Degasperi. Perché, mentre scorreranno le lancette, dovrà restare concentrato e non cedere al sonno, allo sconforto o alla fatica: «Se farò pensieri negativi sarà la fine».
L’ennesima sfida
Degasperi non è nuovo alle sfide di questo tipo. Nel suo palmarès ci sono gare lunghe 30 ore, come la “Grande corsa bianca”, con arrivo a Ponte di Legno, in provincia di Brescia. Un anno fa tentò il record con gli sci, sul monte Bondone, da Vaneze al Palon. Anche in quel caso gareggiò per un’intera giornata contro il tempo, alla ricerca del primato di dislivello positivo con gli sci d’alpinismo. Fu un’impresa sportiva, ma il record sfumò, anche se di poco, per problemi tecnici. Messi da parte gli sci, questa volta tenterà il record di dislivello positivo a piedi, su per il Monte: «Questo è il tracciato migliore in Trentino per tentare queste sfide. Dato che contano solo i metri in salita, la presenza della funivia mi permetterà di scendere in fretta, senza perdere tempo». Degasperi, originario della val di Fassa, vive con la famiglia a Nave San Rocco: «Questo non è il mio lavoro, è la mia passione. Mi alleno ogni volta che posso, la sera e nei weekend. Se riuscirò nell’impresa, potrebbe essere il punto più alto della mia carriera sportiva».
Mezzocorona in festa
Per Mezzocorona sarà una festa, con un tendone montato vicino alla stazione della funivia, con la musica di un dj: «Se andrà bene, spero avrò ancora le forze per bermi una birra, alla fine di tutto», scherza. Sul Monte arriveranno tanti amici. Faranno a turno per correre con lui, per controllare che non ci siano imprevisti e per passargli le borracce. E soprattutto per fare il tifo. Fra gli spettatori ci sarà anche Daprai: «Ci siamo già sentiti e mi ha dato diversi consigli. È vero: cercherò di battere il suo record, ma non c’è rivalità. Chiunque raggiunga un primato sa che è una cosa temporanea e che qualcun altro cercherà di batterlo, prima o poi. Non è come una gara qualsiasi, questa volta la sfida sarà contro me stesso, non contro gli altri». Degasperi si sta preparando per l’impresa da cinque mesi, ma in un certo senso l’allenamento lo ha iniziato già a sei anni, quando suo padre lo portava in bicicletta. È lì che è scoccato l’amore per lo sport – «la mia unica droga» –, e la passione è cresciuta sempre di più. Dopo i vent’anni sono arrivate le gare: in bici, di corsa o con gli sci. Fino al sogno di un record mondiale, sul Monte di Mezzocorona, dove conterà tutta l’esperienza accumulata in questi anni.