Madruzzo ora è comune amico dei “cuori deboli”
Installati cinque defibrillatori: uno ciascuno a Calavino, Pergolese e Sarche, due a Lasino. Sono facili da usare, ma il Comune organizza corsi di formazione
MADRUZZO. Nel territorio comunale di Madruzzo sono arrivati i defibrillatori. Era un impegno preso dall’amministrazione già lo scorso anno. A livello nazionale, negli ultimi anni la sensibilità è certo aumentata, specie in ambito sportivo, a seguito dei malori di alcuni atleti deceduti anche per la mancanza, sul posto, di questi strumenti. Il Comune di Madruzzo ne ha installati 5 in alcuni luoghi pubblici, pronti all’uso, da parte di chiunque, per quanto con un minimo di competenza, servissero per soccorrere chi fosse colpito da infarto o, comunque, avesse problemi cardiaci acuti.
A Calavino la strumentazione si trova in piazza Santa Maria Assunta, dove c’è la chiesa, e “copre” il campo sportivo, l’area del parco Nadac, le zone del teatro, ovviamente della chiesa e dintorni.
Alle Sarche, invece, il defibrillatore è stato posizionato vicino alla rotatoria sul bivio Sarche/Ponte Arche/Madonna di Campiglio e servirà il bocciodromo, la palestra, le scuole, la zona commerciale e quella della chiesa. Ancora.
A Lasino, uno è stato messo sul muro di cinta del municipio, dalle parti di piazza Degasperi, mentre un altro ha trovato posto dentro la palestra dell’ex scuola.
Infine, a Pergolese, il luogo prescelto è la facciata anteriore del teatro, in piazza don Vittorio Pisoni.
In una nota, l’amministrazione comunale informa che “i defibrillatori sono facili ad usare” e fornisce alcune ulteriori informazioni. Si trovano dentro apposite teche a temperatura controllata e si aprono strappando un sigillo in plastica. Eseguono automaticamente la diagnosi e il soccorritore “non ha alcuna responsabilità diagnostica”. Inoltre, lo strumento guida passo passo il soccorritore che, evidentemente, mica deve essere necessariamente un esperto. “Gli apparecchi – prosegue la nota – sono utilizzabili sia su adulti che su bambini, sono precisi, sicuri, facili da utilizzare ed efficaci”. Secondo gli ultimi dati disponibili, il 65% dei casi di arresto cardiaco si verifica in presenza di testimoni e il 60% accade per strada. “E’ quindi importante – suggerisce la nota – avere un numero sempre maggiore di persone che possano intervenire con cognizione di causa, abbreviando pertanto i tempi del soccorso e aumentando le possibilità di “successo””. A tal fine, l’amministrazione organizza anche dei corsi di formazione rivolti alla popolazione. Chi vi volesse partecipare può mandare una email a questo indirizzo: info@comune.madruzzo.tn.it. Per completare il quadro, nel comunicato si specifica che “è stata definita con Trentino Emergenza 118 la procedura operativa per il controllo delle apparecchiature, per la gestione degli allarmi e per il ripristino dei materiali di consumo dopo l’utilizzo”. E ancora: “Tutti gli operatori sanitari del territorio, circa una sessantina, sono stati informati con una lettera della disponibilità dei defibrillatori, di dove si trovano e delle possibilità di accedervi e utilizzarli nel momento in cui, fossero in zona, si dovesse rendere necessario il loro intervento”. Anche i vigili del fuoco volontari della zona e della Croce Rossa di Vezzano sono a conoscenza della nuova strumentazione “in quanto, all’interno di tali realtà associative sono potenzialmente presenti soggetti in grado di eseguire la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione precoce”. (pa.pi.)