Casadidio parla di Olocausto ad alunni e genitori
Cembra. Giovedì all’Istituto Comprensivo di Cembra le classi quarte della primaria hanno incontrato l’autore Franco Casadidio per approfondire il tema dell’Olocausto. All’incontro hanno partecipato...
Cembra. Giovedì all’Istituto Comprensivo di Cembra le classi quarte della primaria hanno incontrato l’autore Franco Casadidio per approfondire il tema dell’Olocausto. All’incontro hanno partecipato anche i genitori, l’assessore all’istruzione del Comune di Cembra-Lisignago, Alessandra Fedrizzi e le insegnanti del team delle elementari Aldina Mattevi, Anna Maria Stefani, Cristina Giacomozzi, Cristina Villotti e Eliana Sartori.
Il dialogo con Casadidio, originario di Terni, ha rappresentato il momento centrale dell’evento grazie ad una riflessione condivisa sul tema della Shoah, partendo proprio dal romanzo “Il volo del canarino” pubblicato dalla casa editrice Morphema nel 2018 e vincitore di numerosi concorsi letterari. Una trama avvincente quella proposta dallo scrittore umbro che cala il lettore, anche il più piccolo, dentro la grande storia del Novecento, narrando la vicenda umana e sentimentale di due ragazzi, uno tedesco e l’altra di origine ebrea, dall’ascesa al potere di Hitler fino a metà degli anni Ottanta.
Dal dibattito è emersa l’importanza di continuare a ricordare e a comprendere gli eventi del passato con uno sguardo rivolto al presente per non abbassare la guardia e non dare nulla per scontato. Casadidio ha saputo spiegare a grandi e piccoli come nella storia esistono delle costanti, degli aspetti che tendono a ripetersi e che ancora oggi si fondano sulle paure della società, alla quale spesso la politica si rivolge con messaggi di odio, dando facili conferme che parlano più “alla pancia della gente” e dimenticano, volutamente, il problema e le possibili soluzioni. L’impegno per il futuro, per la nostra generazione è dunque quello di non accontentarsi, di approfondire e ricercare.
La parola è uno strumento fondamentale che se usato correttamente può tradursi in vera conoscenza, fondata e documentata, per stimolare sin dalla primissima infanzia una cultura dell’integrazione.
Al termine dell’incontro i ragazzi hanno recitato la poesia “La Farfalla” di Pavel Friedman, simbolo delicato ma potente di libertà. Il volo di questa farfalla, così come quello del canarino Olaf, da cui il titolo del romanzo, sono il sogno di un’umanità senza barriere, senza discriminazioni e violenze. Si tratta di un impegno concreto «a partire dallo stare a scuola fino a divenire cittadini del mondo», come ha sottolineato l’assessore Fedrizzi.